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SALUTE A RISCHIO. Smog, Milano soffoca Italia multata dalla Ue

Paolo Ferrario mercoledì 9 febbraio 2011
Si avvicina la multa europea per l’aria inquinata di Mila­no. Da ieri, infatti, il capo­luogo lombardo è “fuorilegge” a­vendo già esaurito il bonus annuo dei 35 giorni oltre i limiti massimi di inquinanti in atmosfera con­sentiti dall’Unione Europea, che adesso potrebbe elevare all’Italia una sanzione compresa tra i 100 milioni e il miliardo e mezzo di eu­ro all’anno. Per quanto riguarda il Pm10, che misura la concentrazione delle polveri sottili in atmosfera e il cui valore limite consentito è di 50 mi­crogrammi per metrocubo, le cen­traline hanno registrato 157 mi­crogrammi per metrocubo a Città Studi, 181 microgrammi in via Se­nato e 176 al quartiere Verziere. E questo avviene, senza sosta, prati­camente dall’inizio dell’anno, con valori più che tripli rispetto al mas­simo tollerato. Finora il 2011 è an­che tra gli anni peggiori dell’ultimo decennio con il 2006 e il 2002, quando il bonus europeo fu esau­rito, rispettivamente, il 5 e il 4 feb­braio. Nel 2010 le cose andarono un po’ meglio, con lo sforamento “solo” il 15 febbraio, mentre il 2009, anno migliore degli ultimi dieci da questo punto di vista, il supera­mento del limite massimo con­sentito dall’Ue arrivò il 22 febbraio. Anche per i prossimi giorni le pre­visioni non sono delle migliori. Se­condo l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa), sia oggi che domani e venerdì so­no considerate giornate molto fa- vorevoli all’accumulo degli inqui­nanti, con alta pressione e venti deboli. Per fare il punto della situazione, la Provincia di Milano ha convo­cato per oggi pomeriggio un tavo­lo tecnico con i sindaci milanesi a Palazzo Isimbardi, cui prenderan­no parte, oltre al presidente Guido Podestà e all’assessore ai Traspor­ti e alle Infrastrutture, Giovanni De Nicola, anche il presidente del-­l’Arpa, Enzo Lucchini, il presiden­te del Codacons, Marco Maria Donzelli, il segretario generale del­l’Unione del commercio, turismo, servizi e professioni, Gianroberto Costa, l’assessore regionale al­l’Ambiente, Marcello Raimondi e il professor Antonio Ballarin Denti, docente di Fisica dell’ambiente al­l’Università Cattolica. A questo tavolo il Codacons ha già annunciato l’intenzione di chie­dere l’istituzione delle targhe al­terne e la riduzione dei limiti di ve­locità, come già fatto dalla Provin­cia di Brescia, misure che, secon­do il presidente Donzelli, «abbat­terebbero lo smog del 20%». Nella stessa occasione potrebbero anche essere discusse le nuove i­niziative, annunciate ieri dal pre­sidente della Regione, Roberto Formigoni. Che ha negato che la Lombardia sia la regione più in­quinata d’Europa. «Non è vero – ha aggiunto il governatore lom­bardo – perchè ci sono regioni e città più inquinate di Milano e del­la Lombardia in Italia e in Euro­pa ». La Regione, però, deve fare i conti con «condizioni meteorolo­giche e orografiche che ci sfavori­scono, la pianura padana e Milano sono il luogo più sfortunato del mondo e questo tempo bello che prosegue senza pioggia e senza vento ci sfavorisce particolarmen­te». Una giustificazione sposata in pie­no anche dal vice-sindaco di Mi­lano, Riccardo De Corato, che ri­corda: «Non è Milano ad aver e­saurito il bonus dei 35 giorni fuo­ri legge per l’inquinamento, ma è il Nord Italia». Che, ha aggiunto il vice-sindaco «negli ultimi giorni è stato uniformemente caratteriz­zato da condizioni meteo-clima­tiche sfavorevoli». Quanto alla possibile infrazione europea per lo smog De Corato ha ricordato che la procedura sarà i­struita contro l’intero Paese e non contro una sola città. «L’eventua­le sanzione comunitaria – ha vo­luto precisare De Corato – sarà dunque da imputare all’intero Paese, così come potrebbe andare a colpire una decina di Paesi eu­ropei per i quali è stata aperta una procedura d’infrazione sullo smog, e non certo le singole città che ne fanno parte: Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Austria e persino la Svezia si trovano nella stessa situazione dell’Italia».