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Azzardo. Ora caccia ai bambini Inchiesta in Inghilterra ferma i siti «trappola»

Daniela Fassini martedì 24 ottobre 2017

Stretta sull’azzardo inglese per proteggere i più piccoli. Grazie a un’inchiesta pubblicata dal quotidiano britannico, Sunday Times, lo scorso 8 ottobre, la Uk Gambling commission (Ukcg, commissione inglese sull’azzardo) ha fermato i big che catturavano l’attenzione e le scommesse dei più piccoli su siti online utilizzando personaggi famosi dei fumetti e dei cartoni animati. I siti tranello, alla maggior parte dei quali è possibile accedere senza registrazione e quindi di verifica dell’età, sottolinea il Times, utilizzavano i personaggi e i fumetti preferiti dei più piccoli per attirare la loro attenzione e spingerli a giocare con puntate che andavano da un minimo di 20 penny a un massimo di 200 sterline per volta.

L’industria dell’azzardo, che ha inizialmente negato la strategia di marketing finalizzata a catturare i piccoli scommettitori, ha dovuto però fare un passo indietro dopo che il quotidiano britannico ha trasmesso alla Commissione anti- azzardo il dossier che citava più di 300 siti online 'trappola'. I casinò e le slot-machine sul web rappresentano una delle più emergenti forme di scommesse che nel biennio 2015-2016 ha bruciato quasi 34mila sterline al minuto. «La causa principale dei bambini dipendenti dall’azzardo è rappresentata dai siti in cui si può scommettere online senza registrazione – spiega Mark Griffith, direttore dell’Unità di ricerca sull’azzardo della Nottingham Trent University – I bambini hanno facilmente accesso a questi siti direttamente dal loro smartphone e farlo oggi è molto più facile rispetto a cinque anni fa». Le macchinette online peraltro non hanno limiti di accesso e di puntate come invece avviene all’interno delle sale e dei pub dove le scommesse sono limitate e si fermano ad un massimo di 500 sterline. Così non sono solo i rischi del fumo, delle droghe e dell’alcol a preoccupare di più i genitori del Regno Unito.

È l’azzardo online, travestito da Peter Pan, Sirenetta o Giacomino e il fagiolo magico, la trappola più pericolosa per i bambini inglesi. Attirati dai loro personaggi preferiti, oltre 450mila minori tra gli 11 e i 15 anni scommettono online ogni settimana fra Inghilterra e Galles. Alcuni utilizzano i soldi della propria paghetta altri quelli dei ge- nitori, di nascosto e a loro insaputa. Tim Miller, direttore esecutivo dell’Ukgc, ha risposto alla relazione con una lettera aperta all’editore della pubblicazione, affermando che l’organismo nazionale di regolamentazione è «impegnato ad utilizzare i propri poteri e la propria competenza per creare un Internet più sicuro», aggiungendo che «proteggere i bambini dall’azzardo è una priorità chiara per la Commissione».

«Le nostre regole richiedono controlli di verifica forti per impedire il gioco minorile; dove le imprese non riescono a proteggere le persone vulnerabili, specialmente i bambini, abbiamo intrapreso e continueremo a intraprendere un’azione ferma. Da un paio d’anni sono in vigore regole stringenti per regolamentare l’azzardo; tuttavia – aggiunge – il mondo online cambia molto velocemente».

Miller ricorda come «la nuova tecnologia porta opportunità ma anche nuovi rischi; all’inizio di quest’anno abbiamo perseguito con successo due utenti di YouTube che stavano sfruttando il gioco del calcio per offrire un gioco d’azzardo illegale accessibile ai bambini. Questo scontro tra il mondo dei giochi per computer e il mondo dell’azzardo è solo un esempio della necessità di una vigilanza continua». Alcuni siti fanno 'giocare' i più piccoli anche senza soldi, ma così, accusa la Commissione, si crescono 'piccoli scommettitori'. «Dobbiamo fermare la 'cultura della scommessa' fra i giovani».