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TERREMOTO. Emilia, scossa nella notte Napolitano in visita

giovedì 7 giugno 2012

​Una scossa di magnitudo 3.2, registrata dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 3.47, è stata avvertita dalla popolazione nelle province di Modena, Reggio Emilia e Mantova. L'evento sismico è stato localizzato a una profondità di 8,3 chilometri. Le località più vicine all'epicentro sono: Rolo (Re), Novi di Modena, San Possidonio e Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena, e Moglia, in provincia di Mantova. Sono in corso verifiche da parte della Protezione civile per accertare eventuali danni a persone o cose.

NAPOLITANO: DA GOVERNO BUON DECRETO"Ieri sera alle 20, all'ora in cui eravamo e alla vigilia della partenza per le zone colpite dal terremoto ho firmato il decreto sul terremoto ad occhi chiusi". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando a Bologna gli amministratori delle tre Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) colpite dal terremoto. Un decreto che, "guardandolo dopo mi pare una buona risposta alle esigenze che avete posto anche al presidente del Consiglio".Napolitano cita il premier perchè, spiega, "io vengo qui per vedere e ascoltare seriamente, ed è questa la miafunzione, e trasmetto tutto questo a chi decide". Napolitano si dice poi certo della "sensibilità che ci sarà inParlamento per la conversione di questo decreto e per l'adozione di ulteriori provvedimenti laddove fosseronecessari".IERI FORTE SCOSSA NEL RAVENNATE. SQUINZI, STOP AZIENDE DI 4-6 MESILa scossa che non ti aspetti arriva all'alba, otto minuti dopo le 6: magnitudo 4.5, epicentro in Adriatico al largo di Ravenna e ad una profondita' di 25,6 km. Tutt'altra area, quindi, rispetto alla pianura emiliana stremata dopo piu' di due settimane. Il sisma e' stato avvertito in tutta la Romagna, ma anche a Bologna e, dalla parte opposta, lungo la costa marchigiana, da Pesaro ad Ancona. Nessun danno di rilievo, hanno confermato fin da subito i controlli, ma ora i timori riguardano la stagione balneare, che sta muovendo i primi passi. In Emilia intanto, dove domani (oggi, ndr) e' attesa la visita nelle zone terremotate del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, tra le preoccupazioni principali ci sono il lavoro e le attivita' industriali: secondo un bilancio ancora provvisorio stilato dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sono almeno 500 le aziende con gravi lesioni, oltre diecimila i posti di lavoro a rischio, e c'e' ''la minaccia che si perdano filiere importanti''. Ma tra gli imprenditori c'e' ''la voglia di ripartire al piu' presto''. Nel Modenese, terra di eccellenza in settori come l'agroalimentare, motoristico, biomedicale, tessile e ceramico, sono tante le aziende che hanno gia' fatto arrivare container per poter ospitare gli uffici e ripartire al piu' presto. Anche Coldiretti fa i conti: ''Circa 700-800 milioni di danni per il settore, 400 solo per le strutture, fienili, stalle e magazzini'', spiega il presidente Sergio Marini. Sono 7.000 le aziende agricole colpite dal terremoto, 2.000 in modo grave, mentre ''sono 8.000 nell'intera filiera agroalimentare i posti di lavoro a rischio''. La Protezione civile (il cui Servizio nazionale ha messo in campo 5.000 persone) ha fornito nel primo pomeriggio, tramite la Regione, le cifre aggiornate del dopo-terremoto: in Emilia Romagna sono oltre 14.000 i cittadini assistiti nei 34 campi allestiti, nelle 48 strutture al coperto, negli alberghi e nei campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Asshotel. E sono piu' di 2.600 i sopralluoghi fatti dalle squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati. Di questi, poco piu' di mille sono stati classificati agibili, 496 temporaneamente inagibili, 174 parzialmente inagibili, 52 'temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti' e 893 inagibili. Qualcuno ha lasciato il sisma in Emilia, allontanandosi dalla zona per cercare un po' di quiete, e lo ha ritrovato in Romagna: stessa struttura ma nuova faglia, nessun legame con le scosse del 20 e del 29 maggio, spiegano i sismologi. Ma la paura resta la stessa. Timori anche sul turismo, che sta riaprendo i battenti. Fortunatamente la scossa di questa mattina non ha provocato danni ai monumenti ravennati, da Sant'Apollinare in Classe al Mausoleo di Teodorico, e nemmeno al polo chimico o alle piattaforme offshore per l'estrazione del gas metano poste ad alcuni chilometri dalla costa. E nessuna vacanza e' stata per ora disdetta, precisa il sindaco Fabrizio Matteucci, replicando indirettamente a Federviaggio, secondo cui invece gli effetti sui flussi turistici rischiano di essere seri: le prenotazioni - dice il presidente Luca Patane' - ''sono ferme'' e soprattutto soffrono il mercato tedesco e tutti quelli intercontinentali. Scende in campo anche il presidente della Regione, Vasco Errani: ''Non dobbiamo creare allarmismi - dice -. Le coste e le strutture attrattive della Riviera sono pienamente attive e offrono una straordinaria ospitalita'. Sono tanti i segnali che ci dicono che questa terra sta reagendo. Sono le persone che vogliono riappropriarsi della propria vita, sono le imprese che vogliono ripartire, sono i sindaci che stanno facendo un lavoro straordinario''. E' c'e' il concerto del 25 giugno a Bologna con tanti artisti emiliani - da Zucchero alla Pausini, da Ligabue a Cesare Cremonini - per contribuire alla raccolta di fondi per la ricostruzione: per Errani e' ''un segnale importante''.