La Camera ha votato ieri la fiducia al governo sui tre maxiemendamenti che accorpano il disegno di legge sulla sicurezza, quello che riguarda il contrasto all'immigrazione clandestina. La fiducia è passata con 316 sì, 258 no per il primo e con 315 sì e 247 no per il secondo, con 315 sì e 237 no per il terzo. Il primo emendamento del governo al ddl prevede il reato di immigrazione clandestina e la contestuale esclusione dai pubblici servizi per chi non ha permesso di soggiorno -- con l'eccezione di sanità e scuola -- l'estensione da due a sei mesi della detenzione dei clandestini nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie), una tassa fino a 200 euro per ottenere il permesso di soggiorno, norme più restrittive per la cittadinanza e il divieto di affittare casa ai clandestini, che diventa reato.Il secondo emendamento del governo al ddl, che accorpa i provvedimenti sulla criminalità organizzata, contiene norme più severe sul sequestro dei beni mafiosi, sullo scioglimento dei consigli comunali e provinciali infiltrati dalla criminalità e sul carcere duro per i mafiosi. Introduce inoltre l'obbligo di denuncia del pizzo per le imprese che concorrono ad appalti pubblici. La terza fiducia è stata posta sul maxi-emendamento che contiene una varietà di norme sulla pubblica sicurezza, tra cui le ronde di cittadini anticriminalità, care alla Lega Nord. Tra gli altri provvedimenti coperti da questa fiducia ci sono il registro dei "clochard", pene più severe per chi sfrutta l'accattonaggio dei minori e norme contro i graffitari.Oggi ci sarà il voto finale, prima che il provvedimento passi al Senato.