Attualità

Turismo. Befana, sette milioni in viaggio per il weekend che chiude le feste

Giuseppe Matarazzo venerdì 5 gennaio 2024

Tanti turisti in giro per il weekend della Befana

La Befana, si sa, tutte le feste porta via. E per chiudere in bellezza, prima del ritorno a scuola, al lavoro e ai ritmi della quotidianità, resta spazio per un ultimo giro turistico, soprattutto nelle località di montagna, che dopo un Natale senza neve sperano in qualche abbondante spruzzata e fare andare gli impianti a pieno ritmo per la felicità degli sciatori. Secondo i calcoli di Federalberghi 6 milioni e 837mila italiani saranno in viaggio in questi giorni con un giro d'affari di 1 miliardo e 345 milioni di euro. Anche in questa circostanza solo una minima parte opterà per un viaggio all'estero (il 2.9%) mentre il 97.1% resterà in Italia e in generale non si allontanerà molto da casa, privilegiando la regione della propria residenza (64.7%) o una regione vicina (21.2%). «Il dato complessivo è rassicurante per il comparto – dice Bernabò Bocca, presidente degli albergatori italiani, commentando l'indagine realizzata per la Federalberghi sul movimento turistico degli italiani in occasione dell'Epifania -. Si tratta di una festività che il calendario ha fatto capitare nella giornata di sabato, premiando così il fine settimana. Ancora una volta gli italiani mostrano di prediligere il proprio paese come destinazione ideale per le vacanze. Un dato che rincuora sempre. È interessante analizzare il comportamento degli italiani di fronte al progetto del viaggio. In questa circostanza legata alla Befana, l'hotel risulta essere l'alloggio preferito e, contestualmente, si tende a prenotare il soggiorno contattando direttamente la struttura. Un atteggiamento questo - aggiunge Bocca - che alza l'asticella della fidelizzazione. È gratificante per noi essere consultati in prima battuta e avere l'opportunità di trasferire in tempo reale ai nostri ospiti la massima garanzia».

Sull’ultimo weekend di queste feste potrebbe pesare il meteo. Se il 2024 è iniziato com’era finito il 2023 con alta pressione e temperature 7-8 gradi superiori alle medie del periodo, già oggi al Nord sono arrivate la pioggia e il freddo. Per l’Epifania il sito www.ilmeteo.it prevede che il maltempo si diffonderà su tutta l'Italia con forti raffiche su Sardegna, Sicilia, Puglia, sulle coste tirreniche e sulle Alpi. La neve cadrà copiosa tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli. Domenica il ciclone si sposterà verso il Medio Adriatico. Previste precipitazioni a carattere nevoso sugli Appennini e abbondanti piogge su Emilia Romagna, Marche e Basso Tirreno. Il maltempo è atteso invece dagli agricoltori della Coldiretti che, seppure preoccupati per gli alberi in fioritura anticipata come i peschi in Toscana, sottolineano che l'arrivo della pioggia e della neve salva l'Italia dalla siccità, dopo l'emergere dei primi sintomi di stress idrico.

Viaggi, ma anche dolci (e carbone) e regali per riempire le calze dei bambini. Secondo una ricerca del Centro studi di Confcooperative saranno 2 italiani su 3 a fare regali per l'Epifania, per una spesa complessiva di 2,3 miliardi, 300 milioni più dello scorso anno e 100 milioni più dell'epifania del 2020 (la spesa media per ciascun consumatore sarà pari a 85 euro). Ben 3 italiani su 4 dichiarano di aver speso troppo tra Natale e Capodanno e di voler risparmiare visti gli aumenti del costo della vita. Gli italiani hanno cercato di trovare tutte le modalità di risparmio possibile, dal fare incetta di regali in occasione del Black Friday, ai saldi, al riciclo dei regali ricevuto a Natale che vale una contro spesa di 3,4 miliardi. La Befana si conferma una festa per i bambini: tra i regali a farla da padrone saranno infatti i giocattoli che predominano al Sud secondo il 60% degli intervistati nelle regioni del mezzogiorno. Calze piene di dolci, cioccolato, ma anche carbone prodotto con zucchero italiano al Centro per il 40% del campione. Al Nord vince l'abbigliamento per il 44%.

Confcooperative segnala però che «le festività hanno anche acuito le difficoltà per 10 milioni di italiani. Una fetta consistente di Paese da rimettere in carreggiata per affrontare una piaga che non è solo economica ma anche sociale».