Firenze. Sette aziende irregolari e 53 addetti in nero
Sette aziende irregolari su sette controllate in cinque capannoni-alveari fatiscenti, con 53 addetti non in regola su 62 impiegati, di origine cinese o pachistana, «intenti a lavorare in condizioni di particolare degrado, in ambienti privi di qualsiasi requisito di sicurezza», con cucine all'interno dei bagni. Questo il bilancio di un intervento delle Fiamme gialle del comando provinciale di Firenze, condotto con Asl e Ispettorato territoriale del lavoro a Sant'Angelo a Lecore, fra i comuni di Campi Bisenzio e Signa (Firenze).
Dei lavoratori controllati, 18 sono risultati irregolari, e 35 completamente privi di contratto di lavoro: fra questi ultimi, 23 sono risultati clandestini, e in quanto tali segnalati alla procura di Firenze, così come i cinque datori di lavoro. Per sei ditte su sette è stata disposta la sospensione dell'attività. Le sanzioni amministrative comminate ammontano a circa 250mila euro. La Guardia di finanza sta tuttora effettuando verifiche per ricostruire i rapporti commerciali delle ditte, terzisti nel campo dell'abbigliamento e della pelletteria, che producevano per aziende italiane.