Il fatto. Attacco alle "Sentinelle", partono le denunce
Per contro, a Milano, Brescia, Cremona, Lecce e in altre città, elementi di estrema destra che hanno provato a imporsi in piazza sono stati allontanati. "Contestiamo le Sentinelle in piedi - ha detto Camillo Villagran, responsabile nazionale lgbt della Rete della Conoscenza - perché si professano pacifiche ma ciò che rivendicano è il diritto di discriminare e opprimere". Per Maurizio Gasparri di Forza Italia, invece, "le pacifiche e utili iniziative delle Sentinelle hanno portato allo scoperto l'intolleranza violenta di settori della sinistra e delle associazioni gay". "Purtroppo chi difende Costituzione, leggi e diritto naturale - ha proseguito - è vittima di un'intolleranza che denuncerò anche con interrogazioni parlamentari".
"Si tratta di un attacco vergognoso, oltretutto pianificato e organizzato, visto che si è svolto con le stesse modalità in tutta Italia, contro persone che inermi hanno cercato di portare a termine la loro pacifica manifestazione" ha commentato Eugenia Roccella, parlamentare Ncd. Sulla stessa scia anche Carlo Giovanardi, esponente dello stesso partito, che promette battaglia, in Parlamento, "per affossare il liberticida disegno di legge Scalfarotto. Nate in difesa della libertà di espressione messa in discussione dal disegno di legge “per il contrasto dell'omofobia e della transfobia”, approvato dalla Camera dei Deputati il 19 settembre 2013, le Sentinelle in piedi sono una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società. Ispirandosi ai Veilleurs debout francesi, che lo scorso anno si sono opposti all’approvazione della legge Taubira sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, vegliano per le strade e nelle piazze, di fronte ai luoghi di potere, a un metro di distanza l’uno dall’atro, leggendo un libro, rivolti nella stessa direzione che è quella - dicono - di un futuro migliore. Sugli attacchi alle Sentinelle in piedi è intervenuto anche l'arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Luigi Negri: «Molti, a partire dalle istituzioni - ha detto - devono riflettere sul degrado» in materia di libertà di espressione. «Quando la Chiesa lavora per la libertà - ha aggiunto citando la Centesimus Annus di Giovanni Paolo II - non lo fa solo per se stessa ma per tutti gli uomini, i popoli e le nazioni»