Prosegue l'iter delle riforme costituzionali in Senato. Il ddl Boschi va avanti senza intoppi dopo la decisione delle opposizioni di fare resistenza passiva in aula (rinunciando all'ostruzionismo). La maggioranza "tiene" ma perde qualche colpo. Il primo voto segreto della giornata (sull'articolo 12) fa registrare il
punto più basso con la maggioranza che scende a 143. Nel
secondo voto a scrutinio segreto che segue di pochissimi
minuti, la maggioranza guadagna solo un voto e giunge a quota
144. L'articolo è stato poi approvato con 168 voti favorevoli e 103 no.
Intanto le opposizioni continuano a protestare e stanno scrivendo una lettera da consegnare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Dobbiamo rilevare il venir meno del
ruolo di arbitro super partes del Presidente del Senato". È
quanto si legge nella bozza di una lettera che i gruppi di
opposizione del Senato (M5s, Lega, FI e Sel) metteranno a punto dopo la riunione dei capigruppi.
Le opposizioni lamentano che Grasso "esprimendosi costantemente
a favore delle istanze della maggioranza, ha portato a gravi
violazioni del regolamento in merito alla presentazione e
votazione degli emendamenti, in particolar modo di quelli
sottoposti a voto segreto sulla delicata materia delle minoranze
linguistiche".