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DOPPIA FIDUCIA IN PARLAMENTO. Berlusconi pensa al "dopo" «Amplieremo la maggioranza»

martedì 14 dicembre 2010
Silvio Berlusconi ha superato la mozione di sfiducia presentata dalle opposioni alla Camera per tre voti dopo una drammatica seduta parlamentare in cui si è sfiorata la rissa tra esponenti del Pdl e i ribelli del Fli. Il risultato segna la vittoria del premier nel braccio di ferro con il presidente della Camera ed ex alleato Gianfranco Fini ma sembra troppo esiguo per consentire al governo di affrontare le riforme di cui l'Italia ha bisogno.Nel pomeriggio Berlusconi ha incontrato il capo dello Stato Giorgio Napolitano e ha mostrato ottimismo sulla possibilità di allargare la maggioranza all'Udc e anche agli ex popolari del Partito democratico che "vogliano uscire dall'angolo". "Credo che ci sia la possibilità di allargare consistentemente la maggioranza", ha detto il premier che ha però escluso qualunque dialogo con il partito di Fini.Berlusconi ha anche detto di ritenere "personalmente" non desiderabili le elezioni in un momento in cui l'Italia sta uscendo da una crisi economica senza precedenti. Tuttavia, "se dovesse essere impossibile governare anche io con entusiasmo mi introdurrei in una campagna elettorale e vinceremmo sia alla Camera sia al Senato".IL VOTO AL SENATO E ALLA CAMERAAl voto di Montecitorio hanno partecipato 627 deputati su 630, i voti contro la sfiducia sono stati 314, quelli a favore 311, due gli astenuti. In precedenza il governo aveva ottenuto la fiducia del Senato con 162 voti a favore su 308 votanti e 315 senatori eletti (quelli a vita sono 6 ma non hanno partecipato al voto). Le votazioni si sono tenute mentre Roma era blindata per la manifestazione degli studenti contro la riforma dell'Università del ministro Mariastella Gelmini.FUTURO E LIBERTA' PERDE 3 DEPUTATIFuturo e libertà ha perso oggi i tre deputati Catia Polidori, Maria Grazia Siliquini e Giampiero Catone che hanno votato con Pdl e Lega. Un altro deputato finiano, Silvano Moffa non ha votato. Sbandierando il tricolore, i deputati del Pdl hanno chiesto le dimissioni di Fini. L'ex leader di Alleanza Nazionale ha prima invitato a "mettere via" le bandiere e poi ha diffuso un comunicato in cui parla di una sconfitta numerica. "La vittoria numerica di Berlusconi è evidente quanto la nostra sconfitta [...]. Che Berlusconi non possa dire di aver vinto anche in termini politici sarà chiaro in poche settimane", ha detto Fini nella nota. "Ho parlato con Berlusconi, aveva una soddisfazione contenuta", ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. "Il risultato è positivo ma siamo perfettamente consapevoli che si apre una fase diversa, nuova e impegnativa [...] il governo si deve misurare con i problemi della società italiana e si deve confrontare con l'Udc".L'UDC E LA LEGA NORDDurante le procedure di voto Berlusconi è stato notato tra i banchi dei centristi in atteggiamenti affettuosi. Ieri il premier aveva offerto all'Udc un allargamento della maggioranza ma Pier Ferdinando Casini aveva chiesto prima le sue dimissioni. L'ipotesi di un ingresso dell'Udc nel governo sembra però invisa alla Lega Nord, ad oggi il più fedele alleato di Berlusconi. Lo stesso Casini in serata ha ricordato che Berlusconi non ha scoltato il "consiglio" di dimettersi e che ora non gli resta che governare o di andare al voto. Il Carroccio ha detto più volte che con pochi voti di maggioranza non si governa e ha invocato le elezioni anticipate. "Faremo il punto alla ripresa [dopo le festività] per vedere se ci sono le condizioni per andare avanti", ha detto oggi a caldo il ministro dell'Interno leghista Roberto Maroni.IL PDNessun dubbio sulla volontà di Berlusconi di andare a elezioni anticipate da parte del leader del Pd Pier Luigi Bersani. "Lei sta inseguendo una instabilità pilotata per andare alle elezioni e cercare la rivincita alla sua sconfitta politica", ha detto Bersani rivolto al premier in sede di dichiarazioni di voto.IL TITOLO MEDIASETSubito dopo il voto a favore del governo il titolo Mediaset è balzato a Piazza Affari per chiudere in rialzo del 3,29% in un mercato positivo per i buoni dati macro Usa che non ha mostrato reazioni particolari alla notizie in arrivo dal Parlamento.