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Il vertice. Meloni, Biden, la polemica sui diritti Lgbt: il secondo giorno di G7

Eugenio Fatigante, inviato a Bari venerdì 14 giugno 2024

Joe Biden e Giorgia Meloni

Una Giorgia Meloni sempre più padrona del G7 di Puglia lascia un'impronta anche all'inizio della seconda giornata. Ottiene subito il bilaterale con un Joe Biden rinfrancato dopo aver saltato (per affaticamento) la cena di giovedì al Castello svevo di Brindisi col presidente Mattarella. Intanto, dopo il passaggio sull'aborto, l'agenzia Bloomberg pubblica la notizia secondo cui dalla bozza delle conclusioni del summit sarebbe sparito anche il riferimento alla protezione "dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale" per il mondo Lgbt, presente invece nel testo di un anno fa a Hiroshima, in Giappone.

Ovviamente, come per l'interruzione delle gravidanze, non si parla di una richiesta esplicita del governo italiano, che anzi all'ora di pranzo «smentisce categoricamente» questa notizia, definita «priva di ogni fondamento». Si starà a vedere il documento finale. Ma non c'è dubbio che, a questo punto, un asse portante di questa riunione dei Sette Grandi sia anche il confronto in corso fra le varie nazioni sulla dimensione di alcuni temi etici, già finiti nella prima giornata al centro dello scontro palese (e anche con toni di estrema forza) fra Palazzo Chigi e il francese Emmanuel Macron, che ha parlato in pubblico di «sensibilità diverse».

Joe Biden e Giorgia Meloni - .

Un clima che non ha guastato la piccola festa di compleanno riservata a Olaf Scholz, che proprio il 14 giugno compie 66 anni. All'inizio della giornata i leader e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, riuniti attorno a lui, hanno intonato il classico "Happy birthday to you, dear Olaf". L'altro momento-clou per l'Italia è stato il faccia a faccia Meloni-Biden, durato quasi 40 minuti. Da parte americana si è detto che al centro sono stati i temi del sostegno rinnovato all'Ucraina e alla sua integrità territoriale, dopo l'accordo di giovedì sull'utilizzo degli interessi ricavati dai beni russi congelati («un furto» che non rimarrà impunito da Vladimir Putin), con i due che hanno concordato che «serve ogni opzione per far pagare la Russia e chi la sostiene»: il presidente Usa ha elogiato la linea portata avanti dal capo del governo italiano. Al centro del colloquio, poi, il «preoccupante appoggio cinese fornito alla Russia in termini di beni per sostenere l'industria militare».

Mentre sul conflitto a Gaza la posizione condivisa da Biden e Meloni è quella di un richiamo alla milizia di Hamas, che deve avere «un approccio costruttivo» sul rilascio degli ostaggi e sull'eventuale tregua. Non è da escludere, tuttavia, che sia stata trattata pure la questione dei diritti legati alle donne e alle persone Lgbt, dopo la precisazione del giorno prima di Jake Sullivan, il consigliere per la sicurezza nazionale, che aveva acceso i riflettori anche della stampa sul tema con la frase che «Biden non cede sui diritti».