La polemica. Scuola, sconti al personale. La Cgil: soltanto mancette
«È solo l'inizio, contiamo di coinvolgere nell'iniziativa altri soggetti privati così da estendere la rete degli acquisti agevolati», ha sottolineato Valditara.
Ma la segretaria Fracassi non ci sta e, in una nota, parla di «mancette per non fare il contratto». «Da un recente incontro avuto con il Ministro sulla questione salariale nella scuola - prosegue la segretaria generale della Flc-Cgil - avevamo avuto un’altra impressione, che il suo impegno sarebbe stato quello di ottenere risorse importanti per il Contratto 2022-24 e non qualche scampolo con cui si crede di tenere buona la categoria», polemizza Fracassi. «Riteniamo un insulto questo modo di procedere», aggiunge. E spiega: «Insulto al personale che chiede di recuperare il potere di acquisto, che, come certificano i dati Ocse di solo un mese fa, è diminuito del 4% mentre è aumentato di altrettanti punti a livello europeo arrivando a perdere, senza recupero, ben 4/5mila euro annui per ciascun lavoratore, visto che l’inflazione cumulata si attesta oltre il 18%. Insulto alla legge che non viene rispettata: il salario si contratta e non si elargisce paternalisticamente. Insulto al Sindacato a cui si fa un discorso ufficiale e poi, con procedura autoritaria, lo si scavalca». «Se questa è l'ennesima bandierina propagandistica per nascondere la mancanza di stanziamenti per i salari dei lavoratori, sappia che non accetteremo di scambiare le risorse per il Contratto con un piatto di lenticchie, in senso, purtroppo, non figurato - conclude Fracassi -. Anche per queste ragioni saremo in piazza domani per rivendicare, non gentili concessioni, ma quello che ci spetta».
Una dura presa di posizione che lascia «interdetto» il Ministro. «C'è da chiedersi - replica Valditara - se queste posizioni non segnino l'abbandono del ruolo sindacale in favore di una opposizione di tipo politico che certamente non fa gli interessi del mondo del lavoro».
L'iniziativa del ministro Valditara è, invece, accolta «molto positivamente» dal presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. «Ritengo particolarmente apprezzabile la possibilità di viaggiare - sottolinea Giannelli - perchè si tratta di una attività sempre più praticata da tutti noi. I viaggi accrescono le conoscenze, aprono la mente e ci rendono persone più ricche e colte. Si tratta, insomma, di una innovazione con cui il mondo dell'istruzione si pone al passo con quello delle aziende private e dei loro fringe benefits».