Attualità

La polemica. Scuola, sconti al personale. La Cgil: soltanto mancette

Paolo Ferrario venerdì 6 ottobre 2023
Alta tensione tra il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e la segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi. Questa volta, il motivo del contendere è il nuovo piano sperimentale di welfare per il personale della scuola, che partirà lunedì. «Tutto il personale che lavora nella scuola avrà sconti che andranno fino a un massimo del 30% su treni, aerei, negozi, agriturismi e mercati che aderiscono alle convenzioni sottoscritte tra Ministero, aziende e associazioni di categoria - annuncia Valditara -. Grazie alla forte sinergia fra istituzioni pubbliche e soggetti privati, contiamo di dare un segnale concreto di attenzione a chi lavora per il futuro dei nostri figli. Un’alleanza per la scuola».
In sostanza, a partire da lunedì docenti, dirigenti scolastici, ausiliari, tecnici e amministrativi della scuola e personale del Ministero, (in tutto 1,2 milioni di lavoratori), tramite una sezione dedicata sul sito istituzionale del Ministero, potranno accedere alla fruizione agevolata di alcuni beni e servizi messi a disposizione grazie ad accordi stipulati dal Mim con Coldiretti, Italo, Ita Airways e Trenitalia, Aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino. Agevolazioni in particolare presso alcuni negozi, mercati e agriturismi che aderiscono alla convenzione sottoscritta dal Ministero con l’Associazione Coldiretti.

«È solo l'inizio, contiamo di coinvolgere nell'iniziativa altri soggetti privati così da estendere la rete degli acquisti agevolati», ha sottolineato Valditara.

Ma la segretaria Fracassi non ci sta e, in una nota, parla di «mancette per non fare il contratto». «Da un recente incontro avuto con il Ministro sulla questione salariale nella scuola - prosegue la segretaria generale della Flc-Cgil - avevamo avuto un’altra impressione, che il suo impegno sarebbe stato quello di ottenere risorse importanti per il Contratto 2022-24 e non qualche scampolo con cui si crede di tenere buona la categoria», polemizza Fracassi. «Riteniamo un insulto questo modo di procedere», aggiunge. E spiega: «Insulto al personale che chiede di recuperare il potere di acquisto, che, come certificano i dati Ocse di solo un mese fa, è diminuito del 4% mentre è aumentato di altrettanti punti a livello europeo arrivando a perdere, senza recupero, ben 4/5mila euro annui per ciascun lavoratore, visto che l’inflazione cumulata si attesta oltre il 18%. Insulto alla legge che non viene rispettata: il salario si contratta e non si elargisce paternalisticamente. Insulto al Sindacato a cui si fa un discorso ufficiale e poi, con procedura autoritaria, lo si scavalca». «Se questa è l'ennesima bandierina propagandistica per nascondere la mancanza di stanziamenti per i salari dei lavoratori, sappia che non accetteremo di scambiare le risorse per il Contratto con un piatto di lenticchie, in senso, purtroppo, non figurato - conclude Fracassi -. Anche per queste ragioni saremo in piazza domani per rivendicare, non gentili concessioni, ma quello che ci spetta».

Una dura presa di posizione che lascia «interdetto» il Ministro. «C'è da chiedersi - replica Valditara - se queste posizioni non segnino l'abbandono del ruolo sindacale in favore di una opposizione di tipo politico che certamente non fa gli interessi del mondo del lavoro».

L'iniziativa del ministro Valditara è, invece, accolta «molto positivamente» dal presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. «Ritengo particolarmente apprezzabile la possibilità di viaggiare - sottolinea Giannelli - perchè si tratta di una attività sempre più praticata da tutti noi. I viaggi accrescono le conoscenze, aprono la mente e ci rendono persone più ricche e colte. Si tratta, insomma, di una innovazione con cui il mondo dell'istruzione si pone al passo con quello delle aziende private e dei loro fringe benefits».