"Firmato il decreto sulla carta elettronica dei docenti. 500 euro per la loro formazione". Così il premier Matteo Renzi in un tweet in cui posta anche la foto della sua firma in calce al decreto. A stretto giro di posta anche il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha salutato su twitter l'arrivo della novità contenuta nella riforma della scuola. "La Carta rappresenta un altro impegno mantenuto. Con la Buona Scuola la professione insegnante torna
finalmente ad essere valorizzata" ha affermato Giannini in una nota, dopo aver firmato il decreto con le
modalità di assegnazione e utilizzo della Carta elettronica
che sarà distribuita a tutti i docenti per l'acquisto di
libri, corsi, software, hardware, ingressi a eventi culturali
utili per l'aggiornamento professionale. L'importo per ogni
insegnante di ruolo di ogni ordine e grado di istruzione è di
500 euro all'anno. In attesa della distribuzione materiale
della Carta, fanno sapere dal Miur, i 500 euro saranno
assegnati, per l'anno scolastico 2015/2016, con una erogazione
diretta ai beneficiari. "Dopo anni di mancate decisioni -
aggiunge il ministro - stiamo investendo risorse importanti e
durature nel tempo: oltre ai fondi per la Carta, che ammontano
complessivamente a 381 milioni all'anno, sono previsti 40
milioni, sempre all'anno, per la formazione in servizio e 200
milioni all'anno per la valorizzazione del merito. Si tratta di
evidenti segnali di attenzione concreta da parte del governo
nei confronti dei docenti".
Per avere in mano la «card» vera e propria i professori dovranno aspettare il prossimo anno scolastico: non ci sono stati i tempi tecnici per bandire la gara pubblica e assegnare all'istituto finanziario vincente il compito di realizzare il supporto elettronico. Ma con la busta paga di ottobre, la somma in più da destinare ad acquisti per la formazione sarà disponibile: una scelta dettata probabilmente dalla volontà di attenuare le proteste legate alla riforma. I docenti dovranno però conservare gli scontrini degli acquisti effettuati e consegnarli alla loro scuola entro il 31 agosto 2016. Eventuali somme non spese o non rendicontate verranno recuperate l'anno prossimo.