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Venezia. Cori antisemiti neofascisti. Ex deputato e la moglie dicono basta, picchiati

Redazione internet mercoledì 1 gennaio 2020

Piazza San Marco a Venezia, dove è avvenuta l'aggressione neofascista dopo i cori antisemiti

Ancora un'aggressione nel segno del neofascismo e dell'antisemitismo. L'ex deputato di Articolo Uno Arturo Scotto è stato aggredito ieri sera da alcuni neofascisti a Venezia, in Piazza san Marco, durante i festeggiamenti del capodanno. Una denuncia è stata presentata ai Carabinieri.

A raccontare la vicenda, sulla propria pagina Facebook, è stata la moglie del politico, Elsa Bertholet:
«Un gruppo dietro di me - scrive - canta "Anna Frank sei finita nel forno", mi giro: "Ragazzi basta!", si mettono a urlare: "Duce, duce" con mano alzata, si gira mio marito che prima non le aveva sentito cantare ... e boum si prende botte in faccia da vari lati, poi si mette di mezzo un ragazzo per aiutarci e lo picchiano pure lui, visibilmente abituati al fatto, poi fuggono come dei vigliacchi che sono».

L'ex deputato Arturo Scotto, aggredito insieme alla moglie e a un giovane che ha cercato di difenderli - Ansa

Le forze dell'ordine e la magistratura si stanno adoperando per identificarli. "Li ringrazio davvero per il lavoro straordinario di queste ore - ha detto Scotto - Bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate. Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Una cosa di cui preoccuparsi seriamente. Il fascismo è nato così, esattamente all'alba degli anni venti del secolo scorso".

Durissima, come ovvio, la reazione della Comunità ebraica di Venezia. che ha espresso "il proprio sdegno per l'ignobile episodio di cui è stato vittima l'ex deputato Antonio Scotto assieme alla sua famiglia, violentemente aggredita da un gruppo di neofascisti mentre si trovava a Venezia durante i festeggiamenti di
Capodanno".

In una nota, la Comunità ebraica "condanna con durezza questo atto vile e invita a non abbassare la guardia contro ogni forma di violenza, fisica e verbale che purtroppo costantemente si collegano con i rigurgiti neofascisti. Rinnovando la piena solidarietà a Antonio Scotto, ai suoi familiari e a chi ha cercato di difenderlo dall'aggressione, siamo altresì fermamente convinti che solo una netta e inequivocabile reazione delle Istituzioni, dei partiti e delle associazioni come quella che stiamo avvertendo attorno a questo episodio in forma unanime, possa aiutare a erigere una barriera efficace contro chi è portatore di una cultura cui è co-essenziale la violenza e l'incapacità di rispetto dell'altro. Ancora una volta dobbiamo
dire no all'intolleranza, al razzismo all'antisemitismo ed al fascismo - conclude - che sono pericoli per la nostra società".

Un ringraziamento a Scotto e alla moglie è arrivato in particolare dalla Comunità ebraica di Roma. "Voglio esprimere la mia solidarietà a Arturo Scotto e il mio ringraziamento per non aver taciuto di fronte a un coro infame. Non bisogna cedere ad ogni forma di antisemitismo e razzismo", ha scritto su Twitter la presidente, Ruth Dureghello, commentando l'aggressione.