Per le imprese arriva un taglio delle bollette dell’energia pari a 850 milioni l’anno. Per le famiglie un intervento sulla Rc auto che dovrebbe portare risparmi «mediamente del 7%». Sono questi gli effetti, secondo il governo, dei capitoli più importanti del pacchetto sviluppo varato ieri dal Consiglio dei ministri. Ma nel piano, battezzato 'Destinazione Italia' perché ha l’obiettivo di riattivare gli esangui investimenti esteri nel nostro Paese, c’è anche una serie di misure per sostenere le piccole e medie aziende italiane: si va dal credito di imposta sulla ricerca (con un tetto di 2,5 milioni a impresa) al sostegno della digitalizzazione attraverso voucher da 10mila euro, alla possibilità di emettere mini-bond per raccogliere credito al di fuori delle banche. Il nuovo intervento pro-crescita è stato approvato ieri dopo una gestazione travagliata e diversi rinvii e comprende un decreto legge con le misure principali e un ddl. L’intervento sui costi dell’energia era annunciato ed è reso possibile da una sorta di spending review della bolletta elettrica sulla quale gravano u- na serie di oneri che sono stati in parte rivisti. Il risultato è «una forte riduzione dei costi, uno dei danni peggiori alla competitività delle nostre imprese», ha detto il premier Enrico Letta parlando dopo il Consiglio dei ministri. La misura da cui ci si aspettano le maggiori risorse è la possibilità per i produttori di energia da fonti rinnovabili di avere contributi (che pesano sulle bollette di tutti) più bassi ma allungati nel tempo. Secondo il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato l’opzione permetterà risparmi per circa 700 milioni annui che andranno ad aggiungersi ad altri 150 milioni derivanti dalla rimodulaizone della tariffa bioraria e da un nuovo regime del 'ritiro dedicato' (la possibilità di vendere energia verde direttamente al Gse, gestore dei servizi energetici). Entra invece nel ddl come delega al governo il piano per ridurre gli oneri attraverso l’emissione di obbligazioni da parte del Gse, un progetto che però potrebbe impattare sul debito pubblico e su cui si attende l’opinione di Eurostat. Altro capitolo caratterizzante del decreto e quello sulle assicurazioni auto, dove si punta a diffondere l’uso della scatola nera e scoraggiare le frodi. Se l’assicurato accetta di usare il dispositivo (che registra tutti i dati di viaggio) la compagnia dovrà ridurre il premio di almeno il 7% oltre a pagare l’installazione dello strumento. Sconto anche se gli assicurati accettano di avvalersi, in caso di incidente, di medici retribuiti direttamente dalle imprese e se si sceglie la riparazione del danno invece del rimborso in denaro. Giro di vite, infine, sulle testimonianze truffaldine: chi ha assistito a un sinistro dovrà essere indicato al momento della denuncia, non dopo. Tra le altre misure, spunta un fondo per i libri: 50 milioni di euro per i prossimi tre anni che permetteranno una detrazione del 19% sulle spese effettuate in libreria, fino a un massimo di 2.000 euro l’anno a persona. Misure anche per contrastare la crisi dell’editoria: prevista l’estensione nel tempo dell’attuale credito d’imposta e una nuova disciplina dell’esposizione dei prodotti nelle edicole, mentre si consente la partecipazione di soci sovventori alle cooperative di giornalisti. Per facilitare gli investimenti esteri è introdotta la possibilità di siglare patti fiscali, attraverso i quali l’Agenzia delle Entrate e la multinazionale negoziano in anticipo il prelievo sulle nuove attività per periodi fino a 5 anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA