Intervista. Sbarra: «Manovra migliorata, ma sulle pensioni temo forti contenziosi»
Il leader della Cisl Luigi Sbarra con Daniela Fumarola, nuova segretaria aggiunta
Il Consiglio generale della Cisl, su proposta del leader Luigi Sbarra, ha deciso il ripristino del segretario generale aggiunto, eleggendo all’unanimità Daniela Fumarola, dal 2019 segretaria organizzativa confederale. Tarantina, classe 1966, è stata segretaria di Taranto e poi della Puglia e, di recente, reggente della Federazione nazionale pensionati.
«Nonostante le limitate risorse, la manovra concentra le dotazioni finanziarie su misure di coesione, in linea con quanto rivendicato dalla Cisl ai tavoli di trattativa e nelle mobilitazioni di questi mesi». Ad affermarlo è Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl.
Vi soddisfa la soluzione trovata per le pensioni di medici, infermieri e altre categorie pubbliche? Sono state recepite alcune nostre proposte di modifica del famigerato articolo 33, in particolare si è fatta marcia indietro sui tagli previsti per chi matura i requisiti di vecchiaia, per chi esce entro il 31 dicembre di questo anno e per i lavoratori pubblici che vengono collocati in pensione a 65 anni. Rimane da affrontare il tema degli allungamenti delle finestre di uscita e le evidenti disparità di trattamento di aliquote e rendimenti tra le categorie pubbliche per l’accesso alla pensione anticipata, che temiamo aprano tanto contenzioso amministrativo. Negli emendamenti abbiamo conquistato anche maggiori risorse per i lavoratori delle forze dell’ordine, con circa 100 milioni per i contratti, il welfare e la previdenza complementare.
Quali saranno ora i prossimi passi del dialogo con il governo? E, soprattutto, ci sono le condizioni per riprendere un cammino unitario con Cgil e Uil?
Vedo un 2024 molto impegnativo. Molto intenso. Con toni e bandiere ideologiche che tenderanno ad alzarsi sempre più, complici anche le elezioni europee. E non solo dagli spalti della politica. Saranno mesi nei quali la forza delle idee dovrà prevalere sull’idea della forza e dell’antagonismo come strumento di lotta. Agli amici di Cgil e Uil dico che bisogna ritrovarsi in un perimetro di corresponsabilità, costruendo insieme un progetto riformista su cui sfidare governo e sistema delle imprese.
Quali sono i fronti aperti?
Occorre concentrarsi su sanità, scuola, pubblico impiego, rinnovando i contratti pubblici e privati , assumendo e stabilizzando il precariato storico nelle categorie pubbliche, rilanciando il welfare, contrastando la povertà e sostenendo famiglie e la non autosufficienza. Fondamentale, inoltre, far evolvere le relazioni industriali in senso partecipativo. Su questa road map chiamiamo ad aprire un comune spazio di confronto concertativo, verso un moderno Patto per la crescita, la coesione e il lavoro.
La vostra proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione e i profitti delle aziende sarà presa in considerazione dal Parlamento?
Con nostra grande soddisfazione lunedì è stata presentata alla Camera una proposta di legge siglata direttamente dai capigruppo di maggioranza di Fdi, Fi e Noi con l’Italia - Foti, Barelli e Lupi - che trae ispirazione dall’impostazione e dai contenuti del nostro progetto. Ma abbiamo registrato un positivo consenso bipartisan sulla nostra iniziativa, con espressioni di adesione anche nelle fila dei partiti riformisti dell’opposizione.
Qual è lo stato di salute della Cisl a conclusione di questo 2023?
La Cisl è cresciuta negli ultimi anni di decine di migliaia di iscritti tra i lavoratori attivi con una forte presenza di giovani e donne . Le proiezioni della chiusura 2023 confermano il trend di crescita associativa con significativi avanzamenti in tutte le categorie del pubblico e del privato . La nostra posizione di sindacato libero, autonomo dalla politica, responsabile ma nello stesso tempo intransigente, ha fatto breccia nei luoghi di lavoro, nei territori, nella società. Noi vogliamo governare il cambiamento con la concertazione e la contrattazione, senza demagogie o populismi.
Avete integrato ieri la segreteria ed eletto su sua indicazione una donna, Daniela Fumarola, come segretaria generale aggiunto. È soddisfatto?
Sì, sono molto contento. È stata davvero un’altra giornata di grande unità e di coesione interna. Daniela Fumarola è una sindacalista bravissima, una persona con una capacità di lavoro formidabile, con un senso etico indiscutibile e virtù politiche, sindacali e organizzative riconosciute da tutti. Ha dato un contributo determinante in questi anni in tutti gli ambiti in cui ha operato.