Quasi 500 persone, un terzo dei quali bambini in tenera età, a bordo di due barconi di legno in balia del mare in tempesta sono stati soccorsi dalla Marina militare italiana a sud di Capo Passero nell'ambito di Mare Nostrum. L'operazione era stata avviata lunedì sera ma è stata poi interrotta nella notte a causa del maltempo, e si è conclusa martedì mattina.I 133 bambini, così come gli adulti (una sessantina le donne), secondo Save the Children sono prevalentemente siriani. I piccoli si trovavano quasi tutti ammassati sullo stesso barcone. Uno dei due natanti per una avaria era trainato dall'altro: imbarcazioni senza neanche le minime dotazioni di sicurezza, fa sapere la Marina, per cui i soccorritori hanno dovuto distribuire dei salvagente. La fregata Grecale e il pattugliatore Foscari hanno cominciato la notte scorsa le operazioni di trasbordo, grazie anche all'aiuto di alcune navi mercantili. Dopo una pausa notturna dovuta alle condizioni del mare, l'imbarco sulle navi militari è stato completato martedì e mercoledì le due navi arriveranno ad Augusta, nel siracusano.Di fronte all'emergenza degli sbarchi l'Italia continua a chiedere che l'Europa si assuma le sue responsabilità. Il ministro dell'Interno,
Angelino Alfano, minaccia di defalcare il costo dell'operazione Mare Nostrum dai contributi che il nostro Paese dà all'Unione europea, mentre il ministro della difesa
Roberta Pinotti chiede che l'Ue "non sia soltanto quella dei vincoli per i pescatori ma anche quella che ci consente di affrontare il problema dell'immigrazione con una condivisione. Dall'inizio dell'anno sono 38 mila gli stranieri sbarcati sulle coste italiane, la grande maggioranza partiti dalla Libia. È dunque ormai vicino il traguardo delle 43 mila persone sbarcate complessivamente in Italia in tutto il 2013. I minorenni non accompagnati, cioè senza un familiare, arrivati dall'inizio del 2014 sarebbero secondo alcune stime più di 1.300, che si sono andati ad aggiungere ai circa 5.350 già presenti nelle strutture di accoglienza per minori stranieri dislocate su tutto il territorio nazionale.Un problema, quello della gestione dei minori stranieri soli, di cui si sta parlando intensamente, in questi giorni, in un Tavolo di coordinamento nazionale tra Ministeri, Regioni, enti locali e associazioni. I Comuni, sui quali grava in gran parte il peso e la responsabilità di questi minori (affidati ai sindaci fino al raggiungimento della maggiore età), chiedono a gran voce aiuto allo Stato: il costo per ogni minore è di 80-100 euro al giorno. L'anno scorso, in via sperimentale, era stato predisposto un mini-fondo da 5 milioni di euro, diventati 40 nel 2014. Ma occorre un'intesa tra lo Stato e le Regioni su come ripartirli, spiega Lorena Rambaudi, coordinatrice politiche sociali nella Conferenza delle Regioni.