Francesco Pigliaru è il nuovo presidente della Regione Sardegna che, dopo appena una legislatura, torna a essere guidata dal centrosinistra.Le operazioni di spoglio per l'elezione del presidente e del nuovo Consiglio regionale della Sardegna si sono concluse con Francesco Pigliaru in testa col 42,4% davanti allo sfidante del centrodestra Ugo Cappellacci, fermo al 39,6%. Il dato finale è stato comunicato dall'Ufficio elettorale, anche se in otto sezioni su 1.828 ci sono state delle contestazioni. In queste otto sezioni (ritenute comunque ininfluenti per il risultato) si è preso atto che non era possibile per problemi e contrasti sull'assegnazione dei voti chiudere le operazioni e i presidenti hanno quindi deciso di inviare tutta la documentazione ai tribunali delle circoscrizioni. Spetterà quindi al magistrato proclamare ufficialmente il governatore eletto una volta completate le verifiche, stante che non cambierà il risultato politico con la vittoria al centrosinistra di Pigliaru.Non si segnalano variazioni di rilievo per il risultato degli altri candidati alla presidenza, con Michela Murgia al terzo posto con il 10,3%, Mauro Pili al quarto con 5,3%, Pier Franco Devias quinto con 1% e ultimo Gigi Sanna con lo 0,8%. In termini di voti, Francesco Pigliaru ha chiuso con 312.982 preferenze, con uno scarto di poco più di 10 mila voti rispetto a UgoCappellacci, che si è fermato a 292.395.In Sardegna la partecipazione al voto ha registrato un calo record, con un'affluenza del 52% (-15%).Nato a Sassari il 13 maggio del 1954, Pigliaru è docente ordinario di Economia presso l'Università di Cagliari della quale è anche pro-rettore. Laureatosi a Sassari in Scienze politiche nel 1978, epoca in cui militava in Lotta continua, Pigliaru vanta esperienze accademiche presso prestigiosi Atenei esteri: da quello britannico di Cambridge, all'Università di Berkley, in California, dove ha insegnato per un biennio alla fine degli anni '80.Direttore del Centro ricerche economiche Nord Sud (Crenos) dal 1993 al 1998, Pigliaru entra in politica attiva aderendo al movimento Progetto Sardegna, fondato da Renato Soru nel 2003. Della Giunta Soru (2004-2008) Pigliaru sarà anche assessore alla Programmazione e al bilancio, ruolo dal quale rassegnerà le dimissioni nel 2006 per divergenze con lo stesso capo dell'allora esecutivo sardo.Alla candidatura per il centrosinistra, Pigliaru arriva dopo la rinuncia - anche a causa dell'inchiesta sui rimborsi ai gruppi consiliari - dell'eurodeputata Pd, Francesca Barracciu, che aveva vinto le primarie di coalizione a settembre.Con un programma basato su lavoro, ambiente, trasporti, Pigliaru arriva alla guida della Sardegna sostenuto da 11 liste: Pd, Sel, Centro Democratico, Partito dei Sardi, La Base, Rossomori, Sinistra sarda (Pdci e Rifondazione), Upc, Irs, Idv-Verdi e Psi."Ho chiamato Francesco Pigliaru quando ho visto che il distacco era ormai incolmabile e gli ho fatto sinceri auguri, ma ora lo attende un compito non facile". Lo ha detto il presidente della Regione uscente,
Ugo Cappellacci, commentando la sconfitta nel quartiere generale del centrodestra a Cagliari. "Non credo nel loro progetto e penso che con 11 partiti nella coalizione avranno qualche problema di stabilità di Governo", ha concluso Cappellacci.