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Settimana Santa. Santoro: Taranto non dimenticare i tuoi dolori

mercoledì 12 aprile 2017

“In cinque anni, da quando sono a Taranto, sono successe tante cose, tante evoluzioni ed involuzioni, però ho tenuto ad indicare nella presenza della Chiesa costante e puntuale la testimonianza di chi desidera starvi vicino, di chi non desidera entrare nell’agone di opinioni vincenti e sbrigative, ma di chi riparte per le sue battaglie guardandovi negli occhi e pensando alle vostre famiglie. Oggi il nostro prossimo siete voi e la comunità ecclesiale come sempre desidera esservi vicino”. Lo ha detto l’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, al precetto pasquale nello stabilimento Ilva.

“Non rinuncio a questo precetto, perché la città non può vivere la sua Settimana Santa se non fa memoria dei suoi dolori, dei fratelli feriti e abbattuti. Certo farsi carico costa fatica, è più facile rimanere osservatori, opinionisti anche autorevoli che pur scendendo da Gerusalemme a Gerico non toccano, stando alla citata parabola, il malcapitato moribondo neanche con un dito”, ha aggiunto il presule.

“Papa Francesco, nella scorsa Domenica delle Palme ha detto: ‘Gesù è presente in tanti nostri fratelli e sorelle che oggi, oggi patiscono sofferenze come lui: soffrono per un lavoro da schiavi, soffrono per i drammi familiari, per le malattie…’. Certo l’osservatorio del Papa è mondiale – ha concluso monsignor Santoro – ma il mio pensiero è corso a voi, riflettendo sulle vostre sofferenze; sul caro prezzo che avete pagato alla produzione in termini di vita”.