L'impresa. Salvo speleologo Usa dopo 10 giorni in una grotta profonda mille metri
Dopo dieci giorni nel ventre della Terra, nella notte è stato riportato in superficie Mark Dickey, lo speleologo statunitense rimasto bloccato da un malore, dal 2 settembre, nella grotta Morca, in provincia di Mersim, in Turchia. Le operazioni di recupero sono state molto difficili e hanno richiesto l'impiego di un team internazionale di oltre 100 esperti di dieci Paesi, tra cui anche 46 tecnici del Soccorso alpino italiano. Quando si è sentito male, infatti, l'uomo - speleologo esperto - si trovava a oltre mille metri di profondità.
Raggiunto dalle squadre di soccorso, è stato sempre assistito, in queste lunghe giornate al buio, dai sanitari, che gli hanno somministrato i farmaci e le cure necessarie. Dickey faceva parte di un team internazionale di speleologi che erano impegnati in una spedizione all’interno della grotta.
«Le squadre di soccorso italiane - si legge in una nota del Soccorso alpino - hanno recuperato la barella da -680 fino a circa -480 e da -300 a -150 metri dall’uscita, dove è stata poi presa in consegna dalle ultime squadre che l’hanno portata all’esterno, fino alla tenda sanitaria installata al campo base».
Così, alla fine, dopo 500 ore passate in grotta, Mark ha potuto, finalmente, tornare in superficie. Sano e salvo.