La vigilia del comizio di Matteo Salvini a Roma è stata segnata da forte tensione per la rivolta dei movimenti sociali contro l'arrivo del leader della Lega e dagli scontri con le forze dell'ordine, in un centro già tilt per la protesta degli
autisti Ncc. Un prologo di quel che si teme possa accadere
domani, quando alla manifestazione leghista contro il premier
Matteo Renzi a piazza del Popolo si contrapporrà il corteo dei
centri sociali e dell'estrema sinistra. E ci saranno 3 mila
uomini delle forze dell'ordine schierati. "È tutto confermato,
anzi di più", ha detto Salvini.
Oggi militanti di vari movimenti - studenteschi, per la casa,
di immigrati - hanno occupato in mattinata la Basilica di Santa
Maria del Popolo nella piazza omonima, dove domani si terrà
l'iniziativa del Carroccio. Sono arrivati fino alla cupola per
srotolare lo striscione "Mai con Salvini". Sono stati sgomberati
dagli uomini della Guardia di Finanza, che hanno trascinato
diversi militanti di peso fuori dalla chiesa. Tre i fermati.
Alcuni, travolti nella calca, sono stati portati via in barella
dalle ambulanze.
La piazza è stata quindi chiusa su tutti i lati dalle forze
dell'ordine, anche ai pedoni, ma i movimenti sui social network
hanno dato appuntamento alle 17 a piazzale Flaminio, separata
dalla prima da pochi metri e dagli archi delle antiche mura. I
manifestanti di "Mai con Salvini" hanno bloccato il traffico e
litigato con gli automobilisti infuriati. I duri, indossati
caschi e sciarpe sul volto, hanno lanciato bombe carta e
bottiglie, fino alla carica della polizia in assetto
antisommossa che li ha allontanati, liberando la strada e
lasciando a terra dei contusi.
I militanti si sono quindi diretti in corteo su via Flaminia, al grido di "Togliamo di mezzo il mondo di sopra", un riferimento all'inchiesta su Mafia
Capitale. Le forze dell'ordine li hanno dispersi con i
lacrimogeni. La questura ha fatto sapere in serata di alcuni
fermi.
Domani la tensione sarà tutta intorno a piazza del Popolo
per i possibili tentativi di infiltrazione degli antagonisti e
per rischiosi contatti a piazza Vittorio - partenza del loro
corteo - con i militanti di CasaPound, che hanno la sede lì
vicino.