Covid. Il ministro: bollettino settimanale e reintegro dei sanitari non vaccinati
Addio al bollettino quotidiano su casi, morti e ricoveri Covid: la 'conta giornaliera' diventerà un report settimanale. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che «a 6 mesi dalla sospensione dello stato d'emergenza, e in considerazione dell'andamento del contagio da Covid-19, ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti», informa il ministero.
Si va anche verso il reintegro in servizio del personale sanitario sospeso perché non vaccinato contro Covid-19. Questo il percorso deciso dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che annuncia un provvedimento in preparazione. «Per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all'obbligo vaccinale e l'annullamento delle multe previste dal dl 44/21, in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e» alla luce «della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali - si legge in una nota del dicastero - è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione».
"Il ragionamento fatto dal ministro della Salute Orazio Schillaci è di buon senso e saggezza. Sono circa 4mila i medici sospesi che potranno tornare a lavorare in ospedale o comunque a disposizione della direzione". Così ha commentato Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, l'annuncio, oggi da parte del neo ministro, di un provvedimento in via di definizione per il reintegro in servizio del personale sanitario sospeso perché non vaccinato contro Covid-19.
"Noi è da luglio che chiediamo un intervento perché il tempo dell'obbligo vaccinale anti-Covid per i sanitari è finito, vista la situazione epidemiologica e della stessa malattia, che è molto cambiata - aggiunge Anelli - Su questo dobbiamo tornare a una normalità, ovvero ad adottare i provvedimenti ordinari previsti dalla legge 81: il direttore generale e il medico competente possono stabilire quali sono le regole di sicurezza e come determinare una corretta gestione del persone negli ospedali".
Di orientamento opposto la reazione Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica di Roma e consigliere dell'ex ministro Speranza, alla decisione del nuovo ministro Orazio Schillaci di abbandonare progressivamente le misure e tornare al pre-pandemia. «E' una decisione che mi lascia molto perplesso quella di Schillaci: l'importante è che almeno l'accesso ai dati sia garantito. Le strategie di comunicazione per il pubblico sono discrezionali, ma l'andamento dell'epidemia e' preoccupante e quindi l'occhio degli epidemiologi è fondamentale».
«E' un errore gravissimo inoltre far tornare i sanitari non vaccinati a lavorare. Io avrei tenuto anche le mascherine nei luoghi affollati dove ci sono fragili. Dunque lasciare gli operatori non vaccinati accanto ai piu' deboli in ospedale e' un errore gravissimo nei confronti di loro stessi e soprattutto dei pazienti».