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Giornata mondiale. Salute mentale, cresce la richiesta di maggiori risorse

Enrico Negrotti giovedì 10 ottobre 2024

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«Il benessere mentale è parte integrante della nostra salute», sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel suo messaggio in occasione dell’odierna Giornata mondiale della salute mentale. Una convinzione che si è fatta strada negli anni e che è sempre più condivisa.

Tuttavia le risposte assistenziali spesso non sono all’altezza delle necessità: solo dal 2022 è stato istituito un “bonus psicologo” per sostenere l’accesso alle psicoterapie, una prestazione praticamente assente nel Servizio sanitario nazionale (Ssn). E le risorse stanziate (attualmente circa il 3% del Fondo sanitario nazionale) appaiono sempre insufficienti rispetto al bisogno. Come molte realtà si sono premurate di ripetere proprio in occasione della Giornata mondiale.

Da parte sua, l’Istituto superiore di sanità (Iss) grazie al sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia, un monitoraggio che raccoglie informazioni sugli stili di vita e fattori di rischio comportamentali della popolazione tra i 18 e i 69 anni) ha diffuso dati su un disturbo specifico: la depressione.

Da questa rilevazione coordinata dall’Iss emerge che nel 2022-23 il 6% degli adulti e il 9% degli over65 (monitorati da “Passi d’argento”) «riferisce sintomi depressivi e percepisce compromesso il proprio benessere psicologico per una media di oltre 15 giorni nel mese precedente l’intervista». Una quota che «sale al 7% tra le donne e tra chi vive solo, al 19% fra le persone socialmente più svantaggiate per difficoltà economiche, all’8% tra chi ha una condizione lavorativa precaria e all’11% tra chi è affetto da patologia cronica». E tende ad aggravarsi con il crescere dell’età.

Ma preoccupa anche il fatto che ci sia poca propensione a cercare soluzioni: «Tra gli over65, uno su 4 non chiede aiuto a nessuno». Un punto rilevato dal presidente Mattarella nel suo messaggio: «Il pregiudizio e la disinformazione che circondano la salute mentale impediscono a molti di farsi aiutare».

Un focus specifico, sempre proveniente da ricercatori dell’Iss in collaborazione con la London School of Economics (e pubblicato sulla rivista European Psychiatry) rivela la scarsa tutela che hanno le donne che necessitano di assistenza psicologica nel periodo perinatale, foriero spesso della cosiddetta depressione post partum: il 54% dei Dipartimenti di salute mentale (Dsm) nel nostro Paese «non è dotato di un’équipe o di un professionista di riferimento per la psicofarmacoterapia durante la gravidanza e l’allattamento».

Per questo il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop) insiste per maggiori investimenti, suggerendo da tempo una riforma complessiva dell’assistenza psicologica che istituisca lo psicologo di famiglia, accanto al medico di medicina generale, e lo psicologo scolastico, per intercettare precocemente eventuali disturbi. Il presidente del Cnop, David Lazzari, ricorda che dal progetto “Psycare” è emerso che con il bonus psicologico «per ogni euro speso il Paese ha risparmiato 12 euro».

Agli appelli degli psicologi si associa la richiesta del presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore, di «rilanciare l’assistenza psichiatrica, oggi finanziata con 3 miliardi e mezzo». Dopo aver ricordato che nel decreto legge sulle liste d’attesa sono previsti interventi per potenziare i Dsm, Migliore puntualizza: «Non si tratta solamente di trovare più risorse economiche, ma è urgente agire per un cambio di paradigma, mettendo veramente al centro del sistema la prevenzione, offrendo servizi capillari alla popolazione, che è sempre più isolata e a rischio».

Sulla linea della prevenzione si pone anche la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) che dal congresso in corso a Villasimius (Cagliari) rivendica il proprio ruolo: «Il medico del territorio – osserva Paola Scarabosio, medico di continuità assistenziale in provincia di Torino, prossima a diventare medico di famiglia – prende in carico non solo il singolo ma l’intera famiglia, quindi il suo contesto sociale. Conosce i suoi eventi di vita, quindi riesce anche a contestualizzare un sintomo ansioso o depressivo ed è a conoscenza di eventuali altre patologie».

Specifiche richieste e iniziative sono state lanciate in occasione della Giornata. Fondazione Soleterre ha presentato il Manifesto per il supporto psicologico gratuito, con 5 principi per garantire a tutti l'aiuto necessario.

Progetto Itaca si presenterà nelle piazze sabato e domenica con la sua iniziativa “Tutti pazzi per il riso” per raccogliere fondi destinati a sostenere i propri progetti di ascolto delle persone alle prese con un disturbo mentale e delle loro famiglie, e di informazione sulla salute psichica rivolti a tutta la popolazione.