Salesiani. Cooperazione: Michela Vallarino nuova presidente del Vis
La presidente Michela Vallarino e la direttrice generale Chiara Lombardi
Cambio al vertice del Vis (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) la ong salesiana tra i protagonisti della cooperazione. Dopo due mandati, Nico Leotta passa il testimone per il prossimo quadrienno alla nuova presidente Michela Vallarino. Avvocato, genovese, 49 anni, già vice-presidente, sarà affiancata dai consiglieri del Comitato esecutivo Marco Faggioli e Francesco Mele (entrambi vice presidenti), don Giordano Piccinotti (tesoriere), Giampietro Pettenon, Jennifer Avakian e Stefano Di Maria. A designare la nuova dirigenza Vis è stata l'assemblea dei Soci e dei Partecipanti che si è tenuta sabato 27 e domenica 28 novembre. «Ora inizia una nuova fase – sono le prime parole della nuova presidente –, che sarà caratterizzata dal rinnovamento e anche dalla continuità con quello che è stato fatto finora. Alcuni degli obbiettivi sono ancora validi perché non ancora compiutamente realizzati, come il rafforzamento della rete dei soggetti che compongono il sistema salesiano di solidarietà, la presenza sul territorio italiano, il miglioramento del sistema di organizzazione, gestione e controllo interno. Interpreto questo ruolo come un fare sintesi e mettere in circolo le diverse anime e sensibilità che costituiscono il Vis: spirito di servizio e professionalità, carisma e competenza, sogni e quadri di progetto, centro e territori, emergenza e sviluppo. Credo che la strada giusta sia quella di vivere la cooperazione non solo come "attività di interesse generale" secondo il linguaggio della riforma del Terzo settore, ma anche come approccio: la cooperazione come incontro tra le persone, in un mondo dove tutto è connesso e tutto è in relazione e in cui siamo chiamati a impegnarci per la giustizia e la pace anziché alimentare le ingiustizie e le disuguaglianze, come ci ricorda papa Francesco».
Tracciando un bilancio della sua presidenza Nico Lotta ha detto che «in questi anni abbiamo consolidato la presenza del Vis in alcuni Paesi, ampliato i partenariati strategici e rafforzato la struttura operativa. Resta ancora molto da fare perché la pandemia ci ha posto di fronte a nuove sfide e a una maggiore consapevolezza che nessuno si salva da solo, che è l'essenza del fare cooperazione. Sono profondamente grato verso tutte le persone con cui ho condiviso questo lungo tratto di strada, che ho vissuto come un servizio, ma che è stato soprattutto un dono. Auguro alla nuova squadra di lavorare e secondo lo spirito di attenzione ai giovani più vulnerabili che Don Bosco ci ha trasmesso».
Il Vis, come informa una nota della responsabile comunicazione Ilaria Nava, «è in una fase di pianificazione strategica per i prossimi sei anni, un processo partecipativo che ha coinvolto negli ultimi mesi il personale della sede e dei Paesi in cui è presente».
Alla carica di direttrice generale è stata nominata Chiara Lombardi, 38 anni, bresciana, cui viene affidata la struttura operativa: «Sono cresciuta professionalmente al Vis in cui sono entrata la prima volta nel 2009 e a cui sono tornata dopo diverse esperienze con altre organizzazioni – ha affermato –. Credo che fare cooperazione richieda molta flessibilità per rispondere alle necessità di un mondo in continua evoluzione, con nuovi bisogni, nuovi squilibri, nuove povertà e nuove sfide. Il Vis è una organizzazione capace di rigenerarsi mantenendo le proprie radici. Per questo lavoreremo nel segno della continuità ma anche innovando alcuni processi e modalità di lavoro con l'obiettivo di accorciare le distanze tra i colleghi della sede, quelli nei Paesi e i volontari in Italia e creare una squadra dalle dimensioni globali sempre più unita e motivata a servizio dei più vulnerabili».