Il suo non è proprio stato un "sì, mi
candidato", ma Beppe Sala finora non era ci mai andato così vicino a dire a chiare lettere che si candiderà a sindaco di
Milano. Ospite di Fabio Fazio a "Che Tempo che Fa" insieme ad
Antonio Albanese, il commissario unico di Expo Milano 2015 alla
domanda del conduttore se abbia deciso o no sulla candidatura,
ha esplicitamente detto: "la mia disponibilità, di base, c'è.
Per amore di Milano, e per l'occasione straordinaria che la
città ha davanti a sè. Ma da qui a dire che si può fare c'è di
mezzo qualche settimana di lavoro. Il mio non è un capriccio,
davvero. Non sono un politico".
È verosimile che Beppe Sala sciolga la riserva, come si
direbbe in politica, già martedì, quando
insieme al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, terrà una
conferenza stampa a Milano per illustrare le ipotesi in campo
sul dopo Expo. Tuttavia nemmeno da Fazio il suo sulla
candidatura è stato un "sì" pieno. È stato un "sono
disponibile".
Se questa disponibilità si tradurrà in una candidatura a
tutti gli effetti (come appare ormai scontato) dipende da una
serie di fattori, primo fra tutti le primarie, ma non solo.
È verosimile che Sala intenda candidare non solo la sua
persona, ma la sua squadra. Solo così potrà cercare di
trasferire a Palazzo Marino quel "modello Expo" che tanto
successo ha riscosso nei fatti. Ma può un sindaco fare a meno
della politica? Difficile, se non impossibile. Per sua stessa ammissione, il suo "partito di riferimento" è
il Pd. Ma ad ogni occasione il commissario ha continuato a
ribadire di "non essere un politico". Lo ha fatto anche da
Fazio. Al quale ha confermato che per il dopo Expo ormai "è
pressoché deciso": sull'area dell'Esposizione sorgeranno un
campus universitario e un centro di ricerca specializzato
nell'alimentare. Cosa resta di Expo? "Lo stupore dei bambini.
Ne sono passati 2 milioni, e sono certo che dopo aver visto il
Padiglione Zero qualcosa in loro è rimasto".
Il primo candidato ufficiale è del M5s. Intanto il Movimento Cinque stelle ha scelto ieri il suo candidato, il primo ufficiale per le Comunali del 2016. Una donna,
come a Torino: si tratta di Patrizia Bedori, 52 anni,
consigliera di zona 3, disoccupata. "Sono orgogliosa di far parte di questa bellissima comunità,
voglio cambiare questa città, la voce va data ai cittadini", il
primo commento dal palco. Il dato politico è comunque che i 5 Stelle a Milano si sentono pronti ad allargare il consenso rispetto al 2011, quando presero il 3,4%.