Safer Internet Day. Telefono Azzurro organizza incontri con esperti ed accademici
Il digitale è un tema difficile, perché da una parte permette di fare tantissime cose, ma presenta anche rischi di bullismo, sexting, e in generale situazioni di rischio" da affrontare con il mondo della scuola e le aziende, "cercando di dare il contributo di chi ascolta i bambini e gli adolescente da tanti anni". Lo ha detto il professor Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, aprendo stamattina la due giorni dedicata all'Internet Safer Day, la giornata internazionale che la Commissione europea ha istituito con l'obiettivo di promuovere strategie finalizzate a rendere il web un luogo più sicuro per i più giovani. "Dobbiamo avere delle regole nella rete, costruire in modo condiviso con le aziende nuovi strumenti per tutelare l'accesso dei minori alla rete". "Invitiamo tutti i ragazzi che assistono, o sanno di loro amici che sono vittime" di bullismo o cyberbullismo, "di dirlo ai loro insegnanti, ai presidi - ha detto Antonello Giannelli, presidente dell'associazione nazionale dei presidi -. I ragazzi devono permetterci di aiutarli. Questa è una tematica che coincide con la nuova educazione civica, così come è stata reintrodotta.
L'educazione digitale è importantissima, la scuola non vuole rimanere ai margini di un mondo che viene cambiato ogni giorno di più dalle tecnologie digitali". Durante l'emergenza Covid internet ha consentito di continuare a lavorare, di rimanere in contatto con i propri cari, e di avere continuità didattica. "Occorre fare in modo che ci sia la massima consapevolezza delle opportunità e dei rischi. L'utilizzo crescente, sopratutto in quest'ultimo anno, ha consentito di mantenere un legame tra scuola e studenti, e tra gli studenti tra loro, ha significato un utilizzo quotidiano e crescente anche tra i più piccoli, e questo rende urgente accompagnare il processo di crescente digitalizzazione con l'educazione e la consapevolezza di rischi e pericoli della rete", ha detto Simona Montesarchio, direttore generale per la gestione dei fondi strutturali per l'istruzione e per l'innovazione digitale, sottolineando che "la transizione digitale è una delle priorità e speriamo che venga anche sostenuta con i finanziamenti di Next Generation Eu".
"Le piattaforme hanno una responsabilità gigantesca nel promuovere una cultura positiva di internet, ma - ha concluso Martina Colasante, di Google - non possiamo farcela da soli, abbiamo bisogno di un'alleanza con la comunità della scuola e le istituzioni e le imprese per lavorare a questa sfida, che è una delle più grandi dei nostri tempi". Il primo (14-15) dedicato a “Economia dei big data: modelli attuali e prospettive future”. Participano tra gli altri Nicola Mazzocca, Consigliere Scientifico, Ministero dell’Università e della Ricerca; Michele Colajanni, Professore Ordinario di Sicurezza Informatica, Università di Modena e Reggio Emilia; Elio Borgonovi, Senior Professor, Università Bocconi; Alfonso Fuggetta, Professore Ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni, Politecnico di Milano; Agostino Santoni, Amministratore Delegato, Cisco Italia
Dalle 15 alle 16 il focus si sposta su “Etica e tecnologie”. Partecipano padre Paolo Benanti, Professore Straordinario, Facoltà di Teologia, Pontificia Università Gregoriana; Silvia Candiani, Amministratore Delegato, Microsoft Italia; Marco Bellezza, Amministratore Delegato, Infratel Italia; Francesca Rossi, AI ethics global leader, IBM; Giovanni Ziccardi, Cattedra di Informatica Giuridica, Università degli Studi di Milano; Martina Pennisi, Corriere Della Sera.
Infine dalle 16-17, terzo approfondimento su “Quale dialogo possibile tra le religioni sulla dignità del bambino nel mondo digitale?” con l’arcivescovo Vincenzo Paglia, Presidente Pontificia Accademia per la Vita; monsignor Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena e Nonantola; l’Imam Yahya Pallavicini, Presidente e Imam della Comunità Religiosa Islamica Italiana, Riccardo Di Segni, Rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma e Stefano Zamagni, Professore Ordinario di Economia Politica, Università di Bologna e presidente della Pontificia Accademia per le Scienze.