Coronavirus. A Cremona sacerdote celebra Messa con fedeli. La diocesi: dispiaciuti
Un uomo delle forze dell'ordine nella chiesa del Cremonese
A seguito del fatto di Gallignano si è aperto un dibattito, in particolare sui social, sulla opportunità dell’intervento dei carabinieri durante la messa e sulla loro volontà o meno di fermare la celebrazione eucaristica.
A questo proposito si è espresso su Twitter il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, commentando “A un sacerdote esterrefatto per quanto accaduto a un confratello nella diocesi di Cremona ho detto: deve essere difeso il principio che a nessuna autorità è consentito di interrompere la messa. Se il celebrante è reo di qualche infrazione sia ripreso dopo, non durante!”.
Don Viola ha dichiarato pubblicamente (a Repubblica) che “il carabiniere è venuto a contestarmi il diritto di celebrare non la presenza di qualche persona in più”. Nel filmato, ripreso e diffuso da uno dei presenti, si vede che un carabiniere parla una prima volta con il sacerdote il quale asserisce di avere avvisato il sindaco del paese. E si vede un secondo intervento del carabiniere che riferisce le parole del sindaco per il quale “si può celebrare la messa con 2 o 3 chierichetti, che danno una mano, la telecamera per riprendere ma non con i fedeli” per i quali segue la richiesta di uscire. Lo stesso sacerdote a questo punto dichiara “andate pure, restino solo i parenti” delle vittime Covid.