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MILANO. Ruby, il processo resta a Milano Tribunale ministri non competente

lunedì 18 luglio 2011
I giudici di Milano davanti ai quali si celebra il processo a carico del premier per il caso Ruby, hanno respinto l'eccezione proposta dalla difesa per chiedere il trasferimento del procedimento per competenza al Tribunale dei ministri. I giudici, nell'ordinanza con cui nel processo Ruby hanno respinto l'eccezione proposta dalla difesa per chiedere il trasferimento del procedimento per competenza al Tribunale dei ministri, hanno stabilito che "non è consentito il proscioglimento nel merito" del presidente del Consiglio, come aveva chiesto, appunto, la difesa. Inoltre hanno concluso che "sulla scorta del capo di imputazione il tribunale ritiene la propria competenza funzionale", in quanto il reato contestato, la concussione, non ricade sotto la competenza del Tribunale dei Ministri. Nello stabilire ciò, il collegio ha rigettato la tesi prospettata dai legali del premier secondo la quale non si possono scindere le funzioni di presidente del Consiglio dalla qualità di premier. I giudici davanti ai quali si sta celebrando il processo Ruby a carico del premier hanno stabilito la competenza di Milano respingendo le eccezioni con cui la difesa proponeva il trasferimento del procedimento al tribunale dei Ministri o al Tribunale di Monza. Il processo dunque rimane a Milano.