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PROCURA DI MILANO. Caso Ruby, chiuse le indagini su Mora, Fede e Minetti

martedì 15 marzo 2011
La Procura di Milano ha inviato l'avviso di chiusura indagini nell'inchiesta principale sul cosiddetto caso Ruby, che vede indagati la consigliera regionale lombarda Pdl Nicole Minetti, l'impresario Lele Mora e il direttore del Tg4 Emilio Fede per induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.Lo si legge in un comunicato della Procura, che aggiunge di ipotizzare, a carico dei tre, reati commessi dall'inizio del 2009 al gennaio 2011. Per la precisione l'induzione alla prostituzione viene ipotizzata da inizio 2009 al gennaio scorso, mentre il favoreggiamento della prostituzione dal settembre 2009 al maggio 2010.L'atto di chiusura indagini, o 415 bis, è l'atto che prelude -- a meno di nuove evidenze che cambino radicalmente le risultanze delle indagini preliminari -- alla presentazione da parte della procura delle richieste di rinvio a giudizio. Tutti e tre gli indagati hanno respinto le accuse.Nell'ambito di questa indagine, che ruota attorno alla giovane marocchina Karima el Mahroug detta Ruby, è stata stralciata la posizione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il cui processo con rito immediato con l'imputazione di prostituzione minorile inizierà il prossimo 6 aprile davanti al Tribunale di Milano.Ruby è l'unica minorenne (all'epoca dei fatti) tra le 33 ragazze che sarebbero state indotte a prostituirsi da Nicole Minetti, Lele Mora e Emilio Fede; le altre sono - ed erano - tutte maggiorenni. È quanto si evince dall'avviso delle conclusioni indagini per i tre.Con l'atto di chiusura indagini la Procura deposita e mette a disposizione delle parti gli atti di indagine -- interrogatori, eventuali intercettazioni -- raccolti a sostegno dell'accusa. In questa inchiesta risultavano indagate altre persone: l'autista e un collaboratore di Mora e l'agente di una delle ragazze che avrebbero partecipato alle feste nella residenza milanese del premioer ad Arcore. Per tutti e tre questi ultimi, si legge nella nota, la Procura di Milano ha deciso di aprire uno stralcio di indagine.