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Immigrazione. Sbarchi record, ma non in Italia

martedì 18 agosto 2015
​​Si guarda alla Libia come al nervo scoperto, al Paese da cui la maggior parte dei migranti diretti in Europa decide di partire, a bordo di vecchi pescherecci e gommoni stracolmi. Eppure, rilevano a Frontex, nel 2015 i migranti hanno cambiato decisamente rotta. Secondo i dati forniti dall'agenzia europea nei primi sei mesi di quest'anno sono 79.286 (+512% rispetto allo stesso periodo del 2014), le persone che hanno preferito entrare in Europa, via terra o via mare, attraverso la Turchia, contro i 67.261 partiti dalle coste libiche (+5% sul periodo gennaio-giugno 2014). Sbarcano sulle isole greche dell'Egeo o varcano il confine della Bulgaria meridionale. Da Frontex spiegano che "le prime tre nazionalità di migranti a seguire questa rotta sono Siria, Afghanistan e Iraq". Si lasciano alle spalle violenze, guerra e povertà, cercando di raggiungere i Paesi europei. "Nel 2014 - aggiunge l'agenzia europea - la rotta del Mediterraneo orientale era la seconda più battuta per l'attraversamento illegale delle frontiere dell'Unione europea" con un totale di 50.831 migranti. Sembravano cifre lontane dai 170.575 che lo scorso anno hanno seguito la rotta che Frontex definisce del 'Mediterraneo centrale. "Per molti anni - precisa l'agenzia europea - molti migranti che entravano in Europa via mare, partivano dalla Libia, punto di incontro delle rotte dei migranti dal Corno d'Africa e dall'Africa occidentale prima di imbarcarsi verso l'Europa". E invece i primi sei mesi del 2015 hanno mostrato, secondo i dati di Frontex, un vero e proprio cambio di rotta. E a dimostrarlo sono i recenti sbarchi e disordini sulle isole greche in cui l'emergenza dei migranti arrivati per lo più dalla Siria, è giunta a un picco significativo.I dati degli arriviTra gennaio e luglio 2015 alle frontiere Ue sono arrivati quasi 340 mila immigrati, a fronte di 123.500 registrati nello stesso periodo dello scorso anno e 280 mila in tutto il 2014.
Nel mese di luglio i migranti arrivati ai confini dell'Unione europea sono più che triplicati rispetto allo stesso mese del 2014, toccando 107.500, e superando per la prima volta la soglia di 100mila in un mese. A luglio, la maggior parte dei migranti è stata individuata nel mar Egeo (quasi 50mila), principalmente nelle isole greche di Lesbos, Chios, Samos e Kos. L'Italia, secondo l'agenzia, ha individuato oltre 20mila migranti nello stesso mese, portando il numero totale a 90mila nel 2015. Nove su 10 hanno affrontato il pericoloso viaggio dalla Libia all'Italia, provenienti soprattutto da Eritrea e Nigeria. Le autorità ungheresi hanno invece contato 34.800 persone in arrivo.