Cinquecento euro a nucleo familiare se i nomadi accampati nella Basilica di San Paolo accetteranno il rimpatrio assistito. È l'offerta del Campidoglio che, in queste ore, sta trattando con le famiglie rom che da ieri si trovano nella Basilica di San Paolo chiedendo di non essere separate. È il delegato alla sicurezza del sindaco, Giorgio Ciardi, a condurre le trattative e la proposta del Comune resta la stessa: assistenza alloggiativa al Cara di Castelnuovo di Porto per donne e bambini, mentre gli uomini potrebbero essere trasferiti nei centri sociali dell'amministrazione aperti dalle 20 alle 7.Al momento, la trattativa sembra bloccata poiché i rom continuano a chiedere di poter rimanere in Italia ma uniti per nuclei familiari, anche se - come riferito da Ciardi - sono dieci le persone che hanno accettato il rimpatrio assistito. I nomadi sgomberati ieri dal campo di Casal Bruciato, hanno trascorso la notte in due stanzoni adiacenti al chiostro della Basilica, una nottata trascorsa tranquillamente - come ha riferito la gendarmeria vaticana - già durante le prime ore della mattinata la situazione è cambiata. I rom che escono dall'area della Basilica non possono più rientrare, anche se sono usciti soltanto per prendere un oggetto nell'auto o per qualunque altra ragione. "Stiamo assistendo a scene di deportazione - ha denunciato il presidente dell'XI municipio, Andrea Catarci - con gli uomini usciti che non vengono fatti rientrare dalla gendarmeria vaticana e le donne e i bambini dentro. Si parlano dietro le sbarre".