Attualità

Palazzo Madama. Riforma del Senato, stop in commissione

martedì 6 maggio 2014

Strada ancora in salita per la riforma del Senato e del titolo V della Costituzione. L'accordo raggiunto ieri non ha retto alla prova del nove e la commissione Affari istituzionali che si è riunita stamattina è stata aggiornata. Si riunirà nuovamente in serata, dopo i lavori dell'aula. Il governo è in pressing da giorni per raggiungere l'obiettivo: incassare un primo via libera parlamentare al proprio progetto di riforma entro il 10 giugno. Secondo quanto si apprende non ci sarebbe ancora alcun accordo sull'ordine del giorno messo a punto in queste ore dalla maggioranza. Ad alimentare un clima di tensione nel dibattito ha contribuito anche l'ordine del giorno del relatore Roberto Calderoli (che amplia ulteriormente i tempi di discussione inserendo anche la diminuzione dei deputati) distribuito questa mattina ai componenti della commissione. Per Calderoli la sua proposta raccoglierebbe "almeno l'80 per cento dei senatori in commissione". Prevede la rappresentanza territoriale dei senatori che però farebbero solo i senatori, non anche i consiglieri regionali. E la riduzione anche dei deputati a quota 400. Anche Silvio Berlusconi torna ad attaccare la proposta Renzi di senatori non eletti. Definendolo un assetto "inaccettabile" sul quale "nessuno era d'accordo" e che trasforma il Senato "in un dopolavoro dei sindaci che vanno in gita turistica a Roma". Paolo Romani, capogruppo al Senato di Fi ha fornito la sua versione dei fatti su quanto avvenuto questa mattina in commissione spiegando che Anna Finocchiaro (relatrice di maggioranza) non avrebbe accettato né la forma, né il contenuto dell'ordine del giorno presentato dall'altro relatore Calderoli. Così la seduta si è chiusa con la possibilità che "oggi pomeriggio, forse, verrà presentato un odg dai due relatori, forse condiviso, e che, forse, stasera potrà essere adottato e poi, forse, emendato". Finocchiaro ha assicurato che si troverà una soluzione entro questa sera alle 20,30 "Presenteremo l'ordine del giorno dei relatori che riassume il dibattito e le indicazioni dei gruppi". L'esponente del Pd ha spiegato che Calderoli ha presentato un "ordine del giorno, per ragioni legate a tecnicalità, non ero stata avvertita, ma ha dichiarato di essere pronto a ritirarlo nel momento in cui arriverà l'odg dei due relatori". Questo raccoglierà "il senso del dibattito. Dopo di che si andrà alla scelta del testo base. Io preferirei avvenisse in modo compatto".