Post sisma. Ricostruzione, accordo contro lo spopolamento delle aree interne
Macerie ad Amatrice
Dopo il protocollo siglato 10 giorni fa per impiegare i detenuti delle carceri di 4 regioni nei lavori post terremoto, un altro accordo è stato firmato per garantire l’accelerazione della ricostruzione nelle aree del centro Italia colpite dal sisma del 2016, questa volta tra la ministra del Lavoro, Marina Calderone, e il commissario straordinario del Governo, Guido Castelli. L’accordo, siglato in Senato, prevede azioni e interventi per promuovere l’occupazione, l’autoimpiego, il lavoro autonomo e professionale, la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro nei territori del cratere, così da evitare lo spopolamento e far sì che le nuove generazioni restino nei paesi di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.
Il Protocollo tende ad individuare un modello di gestione territoriale per l’Appennino Centrale come laboratorio innovativo per l’attuazione di una strategia condivisa tra le parti. Ecco dunque azioni per il rafforzamento del mercato del lavoro, del sistema delle competenze, dei servizi sociali, del terzo settore, del welfare territoriale e comunitario e del sistema di formazione professionale terziaria (ITS). L’intesa prevede una specifica finalizzazione nei confronti del territorio colpito dai sismi attraverso “programmi mirati territoriali”, sulla base di quanto previsto dalle misure del Pnrr e dal Fondo sociale europeo per il sostegno allo sviluppo occupazionale, rafforzamento del mercato del lavoro, dell’imprenditoria femminile, e degli interventi contro la povertà educativa. In questo modo si vuole non solo promuovere la crescita e il rilancio, ma anche contrastare il fenomeno dello spopolamento dei vari territori e un ulteriore sviluppo degli stessi, resi più sicuri, connessi, accessibili e dotati di nuovi servizi, così da consentire ai giovani di continuare a vivere nelle loro comunità, ma anche per attrarre nuovi investimenti.
«Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – ha detto Calderone - mette così a disposizione molti strumenti che parlano di inclusione delle persone e connessione con un tessuto sociale da riparare. Come abbiamo sottolineato nel G7 Lavoro che si è appena concluso a Cagliari, dobbiamo puntare allo sviluppo dei territori, per l’inclusione sociale e lavorativa delle persone. Vogliamo costruire modelli di sviluppo per consentire alle persone di continuare a vivere in un territorio ricco di cultura, tradizioni e competenze che hanno fatto la fortuna del made in Italy, anche per contrastare il rischio di spopolamento».
Dal canto suo, il commissario Castelli ha rimarcato come «attraverso questo Protocollo, i territori del cratere potranno dotarsi di strumenti aggiuntivi: non solo finanziari, ma anche in termini di servizi e opportunità. Oggi registriamo un’ulteriore prova dell’impegno del governo in favore della ricostruzione e riparazione economica e sociale dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma. L’iniziativa si inserisce proprio in questa strategia, completando e rafforzando il percorso di rinascita e rilancio di comunità che hanno potenzialità rilevanti e voglia di risollevarsi».