Ricetta elettronica. Prorogata di un anno la prescrizione via sms e email
Il Consiglio dei ministeri con il decreto Milleproroghe, approvato oggi, ha allungato di un anno la possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms. La misura, introdotta con ordinanza della protezione civile durante l'emergenza Covid era in scadenza a fine anno.
"La proroga va nella direzione richiesta da tutte le Regioni e risponde a un'esigenza di semplificazione che ha dimostrato di funzionare durante la pandemia e che intendiamo continuare a fare nostra anche per il futuro, a vantaggio dei cittadini e dell'organizzazione sanitaria, de-burocratizzando il più possibile questa passaggi, ferma restando la sicurezza dei dati e la semplificazione dell'accesso ai servizi digitali" ha commentato l'assessore dell'Emilia Romagna alla Sanità e coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Raffaele Donini.
Alla vigilia dell'approvazione del Milleproroghe si erano levate voci allarmate dal sindacato dei medici. "Se la norma sulla ricetta dematerializzata non dovesse essere prorogata oltre la scadenza del 31 dicembre, noi medici rischiamo di venire soffocati dalla burocrazia» era stato l'allarme lanciato dal Sindacato dei medici italiani (Smi). Un ritorno al passato che avrebbe rischiato di mettere in crisi la categoria dei medici di famiglia, già in difficoltà come organico e oberati dalla burocrazia. Secondo i sindacati il ritorno alla ricetta cartacea «causerebbe lunghe attese negli studi medici. La soluzione temporanea che auspichiamo – aveva dichiarato la Smi – è quella di una proroga di almeno un anno del provvedimento » con l’auspicio che la ricetta dematerializzata diventi poi «uno strumento strutturale».
La conferma della proroga era già arrivata ai medici dal ministero della Salute: «Abbiamo interpellato sul provvedimento la segreteria del ministro Schillaci, facendo presente la scadenza, e ci aspettiamo una risposta positiva su una eventuale proroga» ha detto il presidente della Fnomceo Filippo Anelli. «Sappiamo che il tema è sul tavolo e sicuri che il ministro mostrerà la sua attenzione verso l’argomento» le parole di Silvestro Scotti, segretario nazionale dei Medici di medicina generale.