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Roma. Riapre a Vigna di Valle il Museo dell'Aeronautica. Con tante novità

Vincenzo Grienti mercoledì 3 maggio 2023

L'area espositiva dedicata a Umberto Nobile

Un libro che racconta oltre cento anni di storia dell’aviazione che si sfoglia percorrendo cinque hangar e 16.000 metri quadri di superficie espositiva che si affacciano sul lago di Bracciano, vicino Roma.

Il Museo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle riapre al pubblico dopo 18 mesi di lavori di riqualificazione e lo fa esponendo il più antico cimelio aeronautico del mondo: il pallone di Garnerin, donato da Paolo VI all’Arma Azzurra e restaurato sotto la supervisione della Sovrintendenza dei Beni Culturali.

Il pallone di Garnerin - Foto Aeronautica Militare

“Per l’Aeronautica Militare la riapertura rappresenta un volo pindarico, dai nostri albori, dalla nostra attività pionieristica fino allo Spazio – spiega il generale di squadra aerea Luca Goretti, capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare -. È un ennesimo strumento che consente di dimostrare ciò che noi abbiamo fatto in cento anni di storia, orgogliosamente, attraverso donne e uomini che hanno speso la maggior parte della loro vita ne cercare di migliorare sempre la nostra Forza Armata. Il Museo deve raccogliere questa eredità e trasferirla ai visitatori, soprattutto ai giovani che vogliono conoscere la nostra storia”.

Inaugurato nel 1977 dal presidente della Repubblica Giovanni Leone, il museo sorge sull'insediamento aeronautico più antico d'Italia. La sua origine, infatti, è legata ad uno dei padri dell'aviazione italiana, il maggiore Maurizio Moris, che nel 1907 diede vita al Cantiere Sperimentale Aeronautico e nel 1910 alla Scuola Piloti Dirigibilisti. All'interno del museo, inoltre, è possibile visitare il Centro di Documentazione "Umberto Nobile" dedicato alle esplorazioni polari.

Il percorso espositivo si sviluppa in ordine cronologico attraverso cinque padiglioni in un racconto emozionante che va dalle origini del volo fino ai giorni nostri. Sono stati realizzati nuovi spazi, con schermi e aree multimediali, simulatori di volo, una sala cinema, aree relax per i visitatori e dei suggestivi tunnel di collegamento tra gli hangar dalla originale forma della carlinga di un aereo.

Agli 80 velivoli si aggiungono numerosi cimeli. Tra questi anche il motore funzionante del Flyer, l’aereo utilizzato da Fratelli Wright che volarono nel 1909 con il sottotenente di vascello Mario Calderara a Centocelle e una macchina Enigma esposta in una delle teche dell’hangar “Badoni”.

Un momento della cerimonia di inaugurazione a Vigna di Valle - Foto Aeronautica Militare

Tra le novità, molte hanno interessato le strutture del Museo, sottoposto a profondi interventi di riqualificazione: nuovi impianti di condizionamento, nuovi impianti di illuminazione a led e nuova pavimentazione bicolore. Sono stati realizzati un centro accoglienza, attiguo al parcheggio visitatori, che fungerà da punto informazioni prima della partenza della visita e dove sorgerà anche un punto vendita di articoli aeronautici.

È stato inoltre completamente riqualificato un vecchio magazzino in prossimità degli hangar principali, che è stato adibito ad area polivalente con esposizione di motori, divise e cimeli, aree didattiche, sale mostre e una zona multimediale con simulatori di volo e realtà virtuale.

"L'occasione del centenario, una data particolarmente simbolica, è stata colta per rivisitare il Museo", ha sottolineato il generale ispettore capo Basilio Di Martino, tra i più importanti storici dell’aviazione italiani e internazionali, nel corso della cerimonia d’apertura alla presenza del vice presidente della Camera dei deputati Giorgio Mulé: "Ridisegnare le collezioni, riproporlo in una chiave in linea con i moderni concetti della scienza museale: questo è quello che è stato fatto cogliendo anche l'occasione per un adeguamento infrastrutturale che lo ponesse in linea con le più recenti normative. L'obiettivo è quello di avere un sistema museale che favorisca l'interazione con il visitatore".

In un Museo come questo, ha aggiunto di Martino, “il futuro, il presente e il passato, sono intimamente collegati. La storia ci consente una chiave interpretativa che utilizza le chiavi di lettura che ci vengono dal passato per interpretare il presente e il futuro. Su tutto questo c'è una spinta dominante che è quella verso la tecnologia, perché l'Aeronautica Militare non può non essere eccellenza tecnologica e questo inevitabilmente la proietta verso il futuro".

Una collezione unica nel suo genere con circa 80 velivoli esposti: dal Blèriot, all’idrovolante austro-ungarico Lohner per poi passare agli idrocorsa. Vigna di Valle è il museo aeronautico che può vantare il numero maggiore di idrocorsa in esposizione, fra i quali spicca il Macchi MC.72 detentore del record di velocità per idrovolanti con oltre 709 km/h di media. Si prosegue poi con gli IMAM Ro.37 e Ro.43, con il FIAT G.212, ultimo plurimotore costruito dalla FIAT, il SIAI SM.82 e il CANT Z.506 che proprio a Vigna di Valle ha prestato servizio con il Soccorso Aereo. E ancora i jet del primo dopoguerra e quelli attuali, con una particolare attenzione alle missioni di pace fuori dai confini nazionali, alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, agli elicotteri e ai paracadutisti dell’Aeronautica Militare. L’apertura al pubblico del Museo Storico avverrà entro la prima decade del mese di maggio.

I dettagli dell'apertura verranno pubblicizzati attraverso il sito web dell'Aeronautica Militare, la App del Centenario e tutti i profili social della Forza Armata.