Incidenti lavoro. Respirano acido, due lavoratori in rianimazione
Due lavoratori sono ricoverati in rianimazione dopo essere stati gravemente intossicati in una cisterna. L'ennesimo infortunio sul lavoro si è verificato alla Zincoplating di Moncalieri (Torino), azienda specializzata nel trattamento superficiale dei metalli. Secondo quanto accertato dai carabinieri che stanno indagando sull'accaduto, un operaio, Riccardo Pergola, 53 anni di Leini, si è calato dentro una cisterna per pulirla, pensando che il liquido sul fondo fosse acqua. Invece, si trattava di pericolosissimo acido cloridrico, che lo ha immediatamente investito e tramortito. Vistolo in difficoltà, il datore di lavoro, Fabrizio Di Costa, 45 anni, di Nichelino, ha cercato di aiutarlo rimando a sua volta intossicato. Ora si trovano entrambi in terapia intensiva: Pergola è in condizioni molto gravi e sta lottando per la vita al Cto di Torino, mentre Di Costa è ricoverato a Moncalieri, attaccato a un respiratore, anche se in condizioni meno gravi rispetto al compagno.
«La magistratura accerti le responsabilità»
«Nell'esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alle persone coinvolte, rimaniamo in attesa dell'indagine della magistratura per l'accertamento delle responsabilità», si legge in una nota diramata dal sindacato dei metalmeccanici Fiom-Cgil. Resta da capire, infatti, se i due lavoratori indossassero o meno i dispositivi di protezione individuale. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica 177 del 2011, che tratta di imprese e lavoratori operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati (come, appunto, le vasche e le cisterne), prevede che gli addetti indossino guanti, mascherina e occhiali a protezione del viso. Prima di calarsi, se c'è il sospetto di inquinamento, è necessario effettuare il monitoraggio della qualità dell'aria.