Dalla periferia per combattere le periferie digitali. È da Avola, in provincia di Siracusa, che
don Fortunato Di Noto 23 anni fa ha lanciato la sua sfida ai pedofili che fanno di internet il loro ambiente privilegiato per far cadere in trappola migliaia di bambini e di minori. Quello di don Fortunato è un impegno a tutela dell’infanzia. Insieme a quelli che molti chiamano “gli angeli del web”, dalla periferia geografica siciliana lavorano ogni giorno per combattere le periferie esistenziali tecnologiche. L’ultima orrenda segnalazione alla Polizia Postale di Catania è la prima del 2015: bambine che piangono, bambini stuprati, mamme che abusano dei loro figli. L'elenco delle vergogne potrebbe continuare. Un anno cominciato col botto per la pedofilia online. È il bilancio della segnalazione numero 39, inviata alla Polizia Postale (con cui Meter ha un accordo di collaborazione dal 2008) della Sicilia Orientale (Catania), che indica 6.357 foto e 1.174 video pedopornografici per un totale di 7.528 file che chiunque può scaricare da internet. Nuova forma di schiavitù – dichiara don Di Noto – che non ha età. Migliaia di piccoli schiavi del sesso pedofilo perverso e violento. Il contenuto infame è come da copione, intollerabile: migliaia di minori coinvolti in atti sessuali estremi ed atteggiamenti sessuali espliciti, con adulti e no. Come sempre, i bambini violentati vanno dai neonati a un massimo di 12/13 anni, e alcune volte è possibile vedere gli abusatori, sia maschi che femmine.
“Sono rattristato e non mi faccio vincere dal silenzio”, ha commentato don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore di Meter. “Tutto questo accade in mezzo ad un silenzio stupefatto e – per me – colpevole di chi non dice niente su una vergogna e un'infamia che riguarda i nostri figli. Continuiamo a fare la nostra parte – aggiunge – per amore di tutti i piccoli e deboli, che hanno disperato bisogno di adulti seri, genitori, nonni e non dell'indifferenza”, conclude. “Trovo che la lettera con cui Papa Francesco ha scritto ai vescovi del mondo chiedendo loro attenzione e impegno per la lotta alla pedofilia e la difesa dell’infanzia, vada sulla giusta linea – ha detto don Fortunato -. È - si vede - un quadro di raffinata operosità che esce dalla sensibilità e accoglienza del Papa perché ci si legge la sua forte e marcata linea nell’amare i piccoli e i vulnerabili. Jorge Mario Bergoglio ha raccolto il grido dei piccoli abusati e violati: non può e non deve esserci indifferenza, perché troppi sono gli abusati”. Ad Avola, alla periferia di Siracusa, Meter oggi offre un ambiente sereno in cui il piccolo può iniziare un percorso di assistenza spirituale e psicologica proprio attraverso i volontari per aiutare la vittima a superare il dramma causato dall’abuso.