Non si sottrae a domande, interrogativi, perplessità e neppure alle battute Matteo Renzi nella replica, pronunciata quando oramai è notte, a Palazzo Madama. Rivolge così "un ringraziamento
al senatore Romani del M5S (di Firenze, ndr). Non condividiamo molte cose, ne
condividiamo poche in particolar modo per quanto riguarda la
nostra città . Ma il suo tono, sia pur critico, è stato molto
rispettoso dell’Aula". E prosegue: "Non troveremo probabilmente mai un accordo, ma sono particolarmente felice della
tradizione territoriale cui appartengo".
"La capacità di stare in mezzo alle
persone, di non aver paura di affrontare le piazze è un
elemento costitutivo" di questo governo e anche del Pd, perché
appartenere al Pd "non significa appartenere ad una sigla".
"Vorrei rispondere alle critiche
rispetto al tono, ho molto da imparare, rifletterò se
confermare o meno lo stesso tono, ma mi ha colpito, lo dico al
senatore D’Anna di Gal e Divina della Lega, il fatto che si sia
contestato, a parte i contenuti, il fatto di avere usato un
registro diverso da quello necessario", ha spiegato Renzi.
"Fossi in voi, mi farei una domanda e cercherei di darmi
una risposta, se in quest’aula si deve usare un tono diverso e
un atteggiamento diverso. E' sicuro che il problema sia questo
tono o che esista uno scollamento tra quest’aula, che anche voi
rappresentate, e la societa’ civile? Siete sicuri che il Truman
Show non esista nella vostra mente?", ha incalzato.
Ha poi guardato a ritroso alle ultime settimane che hanno visto "un'accelerazione che puo' essere apprezzata o meno, ma che nasce dal bisogno di dare risposte concrete". Questa, ha proseguito, "è dettata da un’urgenza di portare
insieme una diversa politica sul lavoro, la giustizia, il fisco, la Pubblica amministrazione. Partendo dalla centralità della scuola e impostando il semestre Ue non come il luogo dove andiamo a farci dire cosa fare, ma in cui raccontiamo la nostra idea
d’Europa. Questo e’ il senso dell’urgenza".
"Oggi la corte d'assise di Napoli ha confermato la condanna degli assassini di Teresa Bonocore. Quella madre coraggio è u
n pezzo della lotta non solo alla
criminalita’ e alla violenza contro le donne, ma a un’idea di
paese che non difende i propri figli migliori". "Per questo - ha annunciato - subito partirà l’autorita’ anticorruzione, per
non lasciare un centimetro di spazio a chi parla ma non
mantiene un impegno", ha chiarito il premier.
Non ho parlato del Mezzogiorno? Matteo
Renzi, nella sua replica al Senato, dice "no a utilizzare le
solite frase fatte, frasi che costituiscono un disimpegno,
delle parole in liberta’". "E’ arrivato il momento di gestire
in modo diverso la programmazione europea" sul Mezzogiorno,
utilizzando "i fondi europei". "Quei 59 miliardi vanno spesi
subito", dice Renzi. Il premier dice "no a investimenti a
pioggia", si’ "a progetti significativi e strutturali".
"Non possiamo accontentarci di parole", osserva Renzi, il
Sud "necessita di una svolta radicale, uscendo dalla cultura
della lamentazione. No a discorsi astratti e teorici, noi non
faremo discorsi in liberta’. Vogliamo sfidare il tema della
illegalita’ non attraverso frasi e impegni astratti", dice
Renzi.
Quanto alla criminalità organizzata, "Noi non faremo discorsi in libertà .
Vogliamo essere sfidati sulla lotta alla criminalità organizzata
non con frasi e discorsi astratti", ma agire "in concreto"."Questa non è un’operazione di
lifting o di potere. Se fosse un’operazione di potere, non
scommetteremmo tutto noi stessi". Così ancora Matteo Renzi
nella replica al Senato. "Non ci siamo dati una tempistica da
calende greche: abbiamo detto che l’obiettivo è il 2018 e lo
confermiamo"."Ho provato vergogna per il
fatto che la classe politica ha mostrato incapacità a
individuare il successore ad un Presidente della Repubblica
che aveva chiesto di non avere un secondo mandato"
chiedendogli invece "un reale sacrificio personale e
politico" mentre "lui chiese ai partiti di farsi carico di
un processo di riforme. Un processo che non è partito". E il seguito, nella replica di Renzi al Senato: "L’unico vero modo per
rispettare la straordinaria figura di Giorgio Napolitano è fare il processo di riforme. Quello a cui il Capo dello Stato
ha legato il suo servizio". Anche perché "è possibile
continuare a prendere in giro gli italiani con il faremo,
faremo?".