Il governo. Scuola: scatti in base al merito
Non sarà "l'ennesima riforma della scuola" ma "un nuovo patto educativo", espressione per la verità non nuovissima basti pensare che negli ultimi dieci anni, da Letizia Moratti a Maria Chiara Carrozza l'hanno adoperata praticamente tutti i ministri dell'Istruzione in carica. Matteo Renzi ingrana la quarta e all'indomani della presentazione del programma dei "Mille giorni" alza il sipario sulla riforma forse più attesa (e dibattuta): quella della scuola. Doveva approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri già venerdì ma poi è stata rinviata (non per mancanza di coperture finanziarie hanno ribadito più volte da Palazzo Chigi) a domani.
Il premier stamattina ha pubblicato sulla sua enews alcune anticipazioni, dando appuntamento a domani (sarà a partire dalle 10 sul sito passodopopasso.italia.it) per la visione integrale. Nel patto per la scuola spiega Renzi "proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianità: sarebbe, sarà, una svolta enorme". Massimo coinvolgimento delle categorie interessate, insomma a partire da genitori e alunni. Si tratta di "proposte, non di diktat prendere o lasciare" precisa Renzi, annunciando una sorta di consultazioni. "Dal 15 settembre al 15 novembre ascolteremo tutti, a cominciare dagli studenti che sono per noi protagonisti, non spettatori. Nella legge di stabilità ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti". "Chiederemo alle famiglie e agli studenti se condividono le nostre proposte sui temi oggetto di insegnamento, le materie, quelli che quando andavamo a scuola noi chiamavamo il programma: dalla storia dell'arte alla musica, dall'inglese al coding" scrive il premier. Anche ai presidi verranno fatte delle proposte precise: "fare di più, aumentando competenze e responsabilità, ma anche snellendo la struttura amministrativa attraverso un percorso di digitalizzazione procedurale spinta".