Attualità

L'annuncio. Pensioni, Renzi: flessibilità in uscita

martedì 19 maggio 2015
​Flessibilità in uscita dal mondo del lavoro. Per facilitare, di contro, l'ingresso dei giovani. Archiviata la vicenda del "bonus" per i pensionati, resasi necessaria dopo la sentenza della Consulta sul blocco delle indicizzazione, il premier Matteo Renzi ingrana la marcia e annuncia una sorta di "controriforma" della legge Fornero. In pensione prima, tornando ai "vecchi" 62 anni, con regole chiare per tutti. "L'impegno del governo è chiaro ed è: liberiamo dalla Fornero quella parte di popolazione che accettando una piccola riduzione può andare in pensione con un pò più di flessibilità. L'Inps deva dare a tutti la libertà di scelta" dice Renzi, nel corso della trasmissione a Porta a Porta, registrata nel pomeriggio (in onda stasera). "Senza fare promesse, altrimenti dicono che è una promessa elettorale - aggiunge - dico che con la legge di stabilità stiamo studiano un meccanismo non per cancellare la Fornero ma per dare un pò di libertà se ad esempio a 61 anni vuoi andare in pensione e accetti di prendere quei trenta euro in meno". "Gli italiani sono intelligenti - conclude - Bisogna dire che su tu vai in pensione a questo livello prendi "x". Se vai in pensione a questo altro livello, prendi questo. Scegli tu!". Nel corso della trasmissione il premier assicura che porterà avanti la battaglia per l'eliminazione dei vitalizi. "Penso che sia inaccettabile il parlamentare che ha fatto il consigliere regionale o l'impiegato pubblico o privato e di vitalizi se ne prende tre" dice aggiungendo che il governo per il momento ha agito sul futuro, "bloccando" il cumulo dei vitalizi, ma sui diritti acquisiti c'è ancora molta strada da fare. "La sentenza della Consulta avrebbe imposto al governo di ripagare 18 mld di euro ma i cittadini sanno che non ha senso spendere 18 mld per dare i rimborsi anche a chi sta abbastanza bene o bene" dice ancora Renzi a Porta a Porta, sottolineando "abbiamo risolto un problema in giro di 15 giorni e abbiamo recuperato credibilità in Europa". Proprio stamattina era arrivato il sostanziale via libera dell'Europa alla "manovrina da 2 miliardi per erogare il bonus nel mese di agosto. La Commissione Ue, si legge in una nota, "accoglie con favore l'impegno del Governo di mantenere i target di bilancio inseriti nella legge di stabilità 2015" e sulla base dell'annuncio sulle pensioni "lascia invariato il giudizio sul programma di stabilità, basato sulle stime economiche di primavera". "La legge Fornero ha un livello di rigidità troppo alto" sui criteri per andare in pensione e "ci sono molti giovani che vogliono lavorare, dobbiamo costruire un meccanismo che consenta un rapporto tra entrate e uscite più dinamico". Anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti annuncia che il governo è al lavoro per inserire "all'interno della legge di stabilità la possibilità di rendere più flessibile l'uscita dal lavoro". "Abbiamo - dice Poletti - due ordini di problemi: da un lato chi è avanti negli anni e non può ancora andare in pensione perché non ha la copertura degli ammortizzatori sociali" fino al momento del pensionamento. Poi "c'è il tema di chi vuole andare in pensione prima, è un problema di flessibilità che affronteremo tenendo presente che è un tema che ha un peso rilevantissimo" sui conti pubblici. Si tratta, dunque, di "un tema da affrontare con l'Europa con cui abbiamo avviato un percorso virtuoso. Se cambiamo strada, infatti, l'Europa potrebbe cambiare atteggiamento con noi".