Gerusalemme. Renzi in Terra Santa: 2 popoli, 2 Stati
mercoledì 22 luglio 2015
"Possiamo discutere di un compromesso in ordine al futuro dell'Iran, mai potremo discutere di un compromesso sul futuro di Israele perché la vostra
sicurezza è anche la nostra sicurezza". Lo ha detto Matteo Renzi a
Gerusalemme, nel discorso alla Knesset (il parlamento israeliano) trasmesso in diretta tv,
parlando dell'accordo sul nucleare in Iran. Il premier ha affrontato anche la questione di Gerusalemme e quella palestinese.
Il discorso alla Knesset. "Comprendo le vostre preoccupazioni, insieme agli Usa
noi riteniamo che questo accordo possa essere un compromesso utile per rendere meno insicura la regione, ma siamo pronti a verificare l'implementazione", ha spiegato il premier sottolineando:
"Noi condividiamo radici e valori, ma anche una cosa ancora più
grande: lo stesso destino. Non possiamo dimenticarci di questo".Il premier alla Knesset, il parlamento israeliano«Chi boicotta Israele boicotta se stesso». Il premier ha aggiunto: "Chi pensa di boicottare Israele non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro". "Possiamo avere legittime opinioni diverse su singoli eventi, è accaduto e continuerà ad accadere nella storia di una grande amicizia,
ma sappia la Knesset che l'Italia sarà in prima linea sempre dalla
parte della collaborazione e contro ogni forma di boicottaggio sterile
e stupido".A Netanyahu: la sicurezza di Israele è la nostra«Pace possibile solo con 2 Stati». Renzi ha anche affrontato la questione di Gerusalemme e della Palestina. "La pace per Gerusalemme sarà possibile
solo con due Stati per due popoli, con la piena sicurezza di tutti,
con il rispetto del diritto del popolo palestinese
all'autodeterminazione e del popolo ebraico al proprio Stato nazionale
e alla propria sicurezza".
"Lo ripeto qui e lo dirò a Betlemme: l'esistenza di uno Stato di
Israele non è una gentile concessione della comunità internazionale
dopo la Shoah, ma precede di secoli ogni accordo internazionale. Riconoscere questo fatto significa riconoscere
la realtà, Israele esiste nonostante l'Olocausto e continuerà a
esistere".
Il premier ha però anche spiegato alla Knesset che
"l'Italia farà di tutto per consentire ai territori palestinesi di
uscire da una situazione di difficoltà in cui si trovano, di povertà
economica e educativa".
Renzi con il presidente palestinese Abu MazenA Betlemme con Abu Mazen. Il premier Matteo Renzi ha raggiunto Betlemme, dove è stato accolto nel palazzo presidenziale dal presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). I due hanno avuto un colloquio, che è proseguito con un pranzo di lavoro. Al termine del pranzo terranno una breve conferenza stampa congiunta.