La priorità della comunità
internazionale è "intervenire in Libia prima che le milizie
dell'Is occupino in modo sistematico non solo piccoli e
sporadici luoghi ma una parte del Paese". Lo ha detto Matteo
Renzi. Il premier ha parlato di "intervento significativo a
partire dagli sforzi diplomatici dell'Onu". Ad una domanda sulle posizioni più interventiste in senso militare dell'Egitto in Libia, Renzi ha
risposto: "Ci sono sensibilità diverse nella comunità
internazionale", ma "non c'è nessun dubbio che occorra lottare
con decisione e determinazione contro il terrorismo. La minaccia
è evidente in ciò che è accaduto nelle ultime settimane", ha
spiegato il presidente del Consiglio rievocando l'uccisione dei
21 cristiani copti egiziani da parte dell'Isis.
Insomma, ha aggiunto Renzi, "ci sono sensibilità diverse ma
mi pare di poter dire che c'è condivisione ampia sulla necessità
di un intervento rilevante in Libia, da realizzare a partire da
sforzi diplomatici dell'Onu".
L'Italia ha compiuto un giro di consultazioni con la Russia,
la Francia e gli inglesi, e nelle prossime settimane "avremo un
approfondimento con gli Usa, che sono il key player in questa
partita". Tutto questo, ha concluso il premier, affinché la
crisi in Libia sia una "priorità": "Non può essere l'ultimo
dossier".