"Per la prima volta nella storia
del nostro Paese il governo, con la legge di
stabilità,
ridurrà le tasse". E' questo il biglietto da visita con cui il premier, Matteo Renzi, si è presentato oggi a Bergamo, all'assemblea degli industriali. "Ho ascoltato le idee di Confindustria e dei sindacati - ha detto - ora stiamo
facendo una cosa che spero faccia contenta la Camusso e tutti
gli altri italiani, stiamo riducendo le tasse. Tra la legge di stabilità
del 2014 e quella del 2015 c'è una differenza di 18 miliardi
di tasse in meno". E poi Renzi ha sottolineato con evidente soddisfazione "avevamo promesso che avremmo fatto una finanziaria senza aumentare le tasse e senza penalizzare i più deboli e lo stiamo facendo. È la prima volta che questo accade". Dieci miliardi vengono dalla conferma del bonus da 80 euro, e non sono nulla di nuovo. Cinquecento milioni sono detrazioni fiscali per le famiglie (sarà da vedere come il governo li imposterà: il presidente del Consiglio ha parlato delle difficoltà di chi ha dei figli.
Intervento a favore dei Comuni
Nell'ambito della legge di stabilità verranno anche recuperati spazi nel Patto di stabilità a favore dei Comuni per interventi per un miliardo di euro. Renzi ha dato ragione a Maroni per quanto riguarda le richieste sul patto di stabilità e ha preannunciato l'approvazione di una misura che consentendo di recuperare "spazi di patto. Il patto rimpicciolisce e si aprono spazi per investimenti". Anche per le Regioni, ha fatto capire.
"Ho cambiato mestiere, da sindaco a premier - ha detto Renzi - ma non idea: il patto di stabilità è stupido, ma lo rispetto perché l'Italia ha bisogno di credibilità in Europa, sui mercati".
La manovra e l'Irap
"La manovra nel suo complesso avrà 30 miliardi, senza un centesimo di aumento delle tasse - ha affermato Renzi -. Dal 2015 verrà abolita la componente lavoro dalla tassa dell'Irap: questo vale 6,5 miliardi di euro".
Il Tfr
Il governo in materia di Tfr sta cercando un accordo con le banche che consenta il finanziamento delle piccole e medie imprese. Ha poi sostenuto il presidente del Consiglio: "Vogliamo consentire a chi vuole di lasciare il Tfr su base mensile" nelle aziende, "e cerchiamo un accordo con banche per un'operazione di sostegno alle piccole e medie imprese".