Dopo le elezioni. Primarie nel mirino del leader
"Queste elezioni dicono con chiarezza che con il Renzi 2 non si vince. Devo tornare a fare il Renzi 1. Infischiarmene dei D`Attorre e dei Fassina e riprendere in mano il partito". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in una intervista a La Stampa rilasciata a Massimo Gramellini. "Una cosa è certa - aggiunge - le primarie sono in crisi. Dipendesse da me, la loro stagione sarebbe finita". "Casson, Paita, De Luca, Emiliano, Moretti. Io in quelle scelte non ho messo bocca", ragiona il premier. "Era scritto che Casson perdesse. A Venezia mi è venuto incontro un signore: 'Salve, sono l`unico renziano della città'. Era Brugnaro, il candidato del centrodestra che ci ha battuto. Questo è un paese moderato, vince chi occupa il centro. Con personalità.
"Al governo - conclude Renzi - abbiamo fatto cose tecnicamente straordinarie. Anche l`immagine all`esterno è molto migliorata Da oggi le riforme sono più vicine, non più lontane. Adesso dovrò aumentare i giri, non diminuirli. Devo tornare a fare il Renzi pure nel Pd. E farlo davvero. Infischiandomene delle reazioni per aprire una discussione dentro il mio partito".Nel pomeriggio all'assemblea del gruppo Pd chiamato ad eleggere il nuovo capogruppo alla Camera, Renzi ha detto di essere nel momento "più difficile e più affascinante dell'intera legislatura. Questa legislatura finirà nel 2018". Renzi ha proposto Ettore Rosato come nuovo capogruppo alla Camera al posto del dimissionario Speranza: "È il candidato naturale, ci vuole una leadership autorevole". Una scelta inoltre all'insegna della continuità, alternativa all'ipotesi di una "riforma complessiva del gruppo-partito in un nuovo equilibrio".