L'addio ad Equitalia entro l'anno, la prospettiva di portare a Milano un pezzo delle istituzioni europee calvancando i possibili effetti positivi della Brexit, l'accordo con l'Europa sul salvataggio delle banche e l'affondo contro il sindaco di Roma sulle "comparsate" in periferia. E' un Matteo Renzi a tutto tondo quello che dai microfoni di Rtl traccia le sfide a medio termine del suo mandato.
Addio ad Equitalia. "Entro l'anno arriverà il decreto che
cambierà il modo di concepire il rapporto tra fisco e cittadini.
Equitalia non ci sarà più, che non vuol dire che le multe non si
pagano più ma cambierà come. Confermo: entro l'anno bye bye
Equitalia" assicura il premier ritornando su una proposta già fatta in passato e ricordando come nel 2015 si sia raggiunto un risultato storico nella lotta all'evasione (quasi 15 miliardi incassati dallo Stato).
Fisco più leggero. Sul tema della fiscalità arriva poi la rassicurazione su altri interventi per i redditi medio-bassi.
"Abbiamo fatto interventi
significativi ma vedo che alcune realtà sono in sofferenza: le
famiglie, i pensionati con 650 euro al mese, le partite iva, gli
artigiani, tutti temi su cui dobbiamo fare di più e sono la
priorità dentro i vincoli Ue".
Istituzioni finanziarie a Milano. In tarda mattinata Renzi ha incontrato il neo sindaco di Milano Beppe Sala.
"Ad esempio noi stiamo provando con
lui - aveva detto sempre ai microfoni di Rtl - a portare a Milano un pò di istituzioni finanziarie
che sono a Londra e stiamo ragionando sull'ipotesi di un
passaporto europeo a chi studia alla Bocconi". Tra le istituzioni finanziarie prese in considerazione anche l’Autorità bancaria europea (Eba) e all’Agenzie europea per i medicinali (Ema).
Con Ue trattativa aperta sulle banche. Quanto alla trattativa sulle banche Renzi ha spiegato come sia fondamentale che ci sia più buonsenso in Ue, "che le banche tornino a fare prestito agli artigiani e alle a pmi, servono regole più umane per le
persone dopo che negli in ultimi anni sono apparse a beneficio
degli istituti di credito e della finanza varia. Stiamo
discutendo e ragionando ma io penso che si può risolvere tutto
con il buonsenso applicando le regole in vigore".
Il Pd ha lavorato nelle periferie. Poi l'affondo contro il sindaco del M5S Raggi.
"Io non condivido che il Pd si sia
ricordato delle periferie qualche giorno prima delle comunali.
Io non vado a fare comparsate show in periferia, noi abbiamo
messo dei soldi per le periferie: 100 milioni per gli impianti
sportivi, 500 milioni nella legge di stabilità ai comuni per le
periferie. Questo serve, non che faccio le giratine in periferia
per far vedere che mi occupo di periferie" ha detto Renzi, a
Rtl, parlando del suo impegno per le periferie dopo che ieri il
sindaco di Roma Raggi è stata a Tor Bellamonaca.