Cinquantuno canditati per sette Regioni e altrettante poltrone da presidente. Dopo una campagna elettorale combattuta sul filo di scissioni, nuove alleanze e cambi di casacca e liste di impresentabili, la parola passa adesso ai cittadini che domenica 31 maggio (dalle 7 alle 23) si recheranno alle urne. Turno unico (non ci sarà il ballottaggio) e possibilità di indicare una peferenza per il cancidato consigliere anche di un'altra coalizione (il cosidetto voto disgiunto). Ecco in sintesi le sfide nelle Regioni.
Si vota inoltre anche per il sindaco in 17 Comuni capoluoghi di Provincia tra i quali spiccano Venezia, Mantova, Arezzo, Macerata, Matera e Lecco.
PUGLIA È qui che si è consumato lo strappo più eclatante,
quello tra Silvio Berlusconi e il suo ex pupillo Raffaele
Fitto. Questi presenta liste in tutte le province a sostegno di
Francescho Schittulli, gli ortodossi di Forza Italia
appoggeranno Adriana Poli Bortone. Ci sono altri cinque
candidati, a partire dal favorito Michele Emiliano, sostenuto
dal Pd, dai Popolari per l'Italia e da una serie di liste
civiche. Seguono Antonella Laricchia del Movimento 5 stelle, il
verde Gregorio Mariggiò, Michele Rizzi di Alternativa
Comunista e Riccardo Rossi (L'Altra Puglia).
VENETO La scissione è stata consumata fin dall'inizio. La
Lega si spacca tra l'uscente Luca Zaia e il dissidente Flavio
Tosi. Alla fine il primo ha la candidatura ufficiale del suo
partito e di Forza Italia, il secondo ha una lista tutta sua.
Il Pd da mesi ha puntato su Alessandra Moretti. I Cinque Stelle
schierano Iacopo Berti, Forza Nuova Stefano Fiori Reclamano un
maggiore attaccamento al territorio Alessio Morosin di
Indipendenza Veneta e Laura di Lucia Coletti di L'altro
Veneto.
CAMPANIA Il Presidente uscente Stefano
Caldoro cerca la conferma con l'aiuto di FI, Ncd, Fratelli
d'Italia Popolari per l'Italia ed una serie di liste
territoriali. Lo contrasta per i centrosinistra Vincenzo De
Luca (Pd, Verdi, Udc, Idv e altri). Ma a sinistra Sel schiera
Salvatore Vozza, mentre il M3S ha Valeria Ciarambino.
Completano le formazioni Marco Esposito e Michele Giliberti di
Forza Nuova.
LIGURIA È Giovanni Toti, berlusconiano doc, contro Raffaella
Piata, Pd di assoluta fede renziana. Il dissidente Pd Luca
Pastorino fa da sè, mentre il M5S schiera Alice Salvatore.
Meno avvantaggiati nei pronostici il Partito Comunista dei
Lavoratori con Matteo Piccardi, Mirella Batini per Fratellanza
Donne, Enrico Musso per Liguria Libera.
UMBRIA Claudio Ricci viene sostenuto dal centrodestra nel suo
insieme. La presidente uscente Catiuscia Marini raccoglie da
Sel al Pd, suo partito d'origine. Gli altri sono Amato John De
Paulis, Simone Di Stefano, Aurelio Fabiani, Andrea Liberati,
Fulvio Carlo Maiora e Michele Vecchietti.
TOSCANA L'uscente Enrico Rossi parte forte del suo Pd, la Lega
risponde con Claudio Borghi, Forza Italia con Stefano Mugnai.
Segupno il Movimento Cinque Stelle con Giacomo Giannarelli, Ncd
e Udc con Gianni Lamioni. A sinistra Tommaso Fattori,
Democrazia Diretta l'ex leghista Gabriele Chiurli.
MARCHE Gian Mario Spacca, presidente uscente, ha divorziato
dal centrosinistra e affronta la sua terza campagna elettorale
con la sua lista Marche 2020. Il Pd gli preferisce Luca
Ceriscioli, il centrodestra presenta Francesco Acquaroli. A
sinistra del Pd c'è Edoardo Mentrasti, il M5S sceglie Gianni
Maggi.