Regionali. Piemonte: debacle M5s, Cirio è il nuovo governatore. «La Tav si farà»
La Lega ora è davvero "padrona" del Nord. Dopo Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia anche il Piemonte - stando al dato chiarissimo restituito dalle proiezioni sugli spogli delle sezioni - torna nelle mani del centrodestra, con l'elezione a governatore di Alberto Cirio. Sconfitto Sergio Chiamparino, il Pd torna però a essere il primo partito a Torino, dove i pentastellati, che governano la città con Chiara Appendino, incassano una debacle. La Lega è infatti al 37,1%, seguono Pd col 23,9% dei voti, Movimento 5 Stelle che si ferma al 13,2%, Forza Italia col 9,08%, Fratelli d'Italia al 5,98%. +Europa-Italia in Comune col 3,3% dei voti; mentre a Europa Verde va il 2,31% e l'1,5% a La Sinistra.
Rimane solo Torino come roccaforte del Pd (una reazione anti M5s, come a Roma) con oltre il 33% delle preferenze, ma i Comuni dell'hinterland, un tempo altrettanto roccaforti rosse anche per l'alto numero di operai Fiat, sono diventati a maggioranza leghista. La Lega ha sorpassato per poco il Pd anche a Beinasco e Rivoli, mentre a Venaria, dove la giunta è pentastellata, il partito di Salvini si attesta al 36% e M5S rimane inchiodato al 9%. Trai comuni della cintura di Torino ci sono ancora Grugliasco e Collegno, dove il Pd è il primo partito, ma tallonato dalla Lega. In Valsusa nelle roccaforti No Tav, da Bussoleno a Venaus, i Cinquestelle sfondano,
addirittura a Venaus con il 46%.
Ma a Susa dove dovrebbe sorgere la stazione dell'alta velocità sulla tratta Torino-Lione la Lega è al 33% e i Cinquestelle rimangono al 26%. A Chiomonte, dove è stata scavato il tunnel geognostico per la Torino-Lione, la Lega è il primo partito col 36%.
Alberto Cirio si è detto contento della vittoria, e ha promesso che per far ripartire il Piemonte occorre "lavorare tutti e tutti insieme". Il rapporto con la sindaca Appendino sarà sereno, schietto e onesto, ha detto. Patata bollente, ovviamente, la Tav, che Salvini vuole portare a termine ma che gli alleati di governo, i 5 stelle, osteggiano. "La Tav si farà senza se e senza ma. Anche l'Asti-Cuneo, perché si finiscono le cose che sono iniziate", ha già detto senza mezzi termini Cirio. "L'opera era nel programma del centro
destra delle politiche dello scorso anno e ancor più c'è nel mio programma di governo della Regione Piemonte".
Lo sconfitto Chiamparino accetta il verdetto delle urne ma annuncia il distacco dalla politica: "Ho 71 anni, mi sono sentito di combattere l'ultima battaglia e non credo di avere più molto da dire", ha detto in conferenza stampa.