Egitto. Regeni, il video dell'ambulante che lo denunciò
Un video in cui Giulio Regeni parla con il capo del sindacato degli ambulanti egiziani è stato mandato in onda dal primo canale della tv egiziana. Nel filmato, che era stato consegnato agli inquirenti italiani nei mesi scorsi, il ricercatore italiano spiega in arabo a Mohammed Abdallah che intende fare domanda per una borsa di 10.000 sterline da una Ong britannica da devolvere a favore dei venditori ambulanti egiziani. Il suo interlocutore, che è colui che lo ha denunciato alle autorità del Cairo, gli chiede di poter ricevere lui quella somma di denaro per poter curare la moglie, che sostiene essere malata di cancro. Regeni, però, gli spiega che il denaro non può essere per fini privati. I venditori ambulanti del Cairo erano il tema al centro della tesi di dottorato di Regeni all'università di Cambridge. Il video, trasmesso per la prima volta dal programma Akhbar Misr, è stato girato poco dopo che il sindacalista lo denunciasse all'intelligence egiziana, il 7 gennaio 2016, come possibile spia. Alle insistenze di Abdallah per ricevere subito i fondi, Regeni replica: "Sono un ricercatore e mi interessa procedere nella mia ricerca-progetto e mi interessa che voi come venditori ambulanti fruiate del denaro in modo ufficiale, come previsto dal progetto e dai britannici".
La denuncia del capo del sindacato degli ambulanti risale a prima del video. E sarebbe stato in base a tale denuncia che la polizia si sarebbe messa d'accordo con Abdallah per girare il video per incastrare Giulio Regeni. È la ricostruzione della Procura di Roma. Il filmato è della durata un'ora e 55 minuti, ma l'effettivo colloquio, in lingua araba, tra Regeni ed il sindacalista è di circa 45 minuti. Durante la conversazione, e ciò è definito molto importante dagli inquirenti, il ricercatore universitario, a fronte della sua disponibilità a proporre un progetto di finanziamento di 10 mila sterline a favore delle iniziative degli ambulanti, non presta il fianco ad alcun tentativo di compromesso, dal profitto personale del sindacalista (sua figlia necessita di un intervento chirurgico) ad una destinazione del danaro per scopi politici. Magistrati e Carabinieri, che sono in possesso del video dal 7 dicembre scorso, hanno dato via libera alla diffusione di una sintesi del girato, circa quattro minuti.