Manovra. Di Maio: «Reddito di cittadinanza solo per gli italiani»
Il vicepremier Luigi Di Maio smentisce che il reddito di cittadinanza possa andare anche a stranieri residenti. «La legge, come abbiamo sempre detto, riguarda il reddito di cittadinanza per coloro che sono cittadini italiani», ha detto oggi ad Alleghe (Belluno). Proprio in Veneto il Carroccio - già insofferente verso la misura in generale - è sulle barricate dopo che nei giorni scorsi è circolata una bozza di decreto legge che prevede come ad avere i requisiti per accedere a reddito e pensione di cittadinanza siano oltre 1 milione e 375 mila nuclei familiari, «compresi quelli di stranieri se residenti da almeno 5 anni e in possesso di permesso di soggiorno». Non la manda a dire il segretario regionale veneto del partito di Salvini, Toni Da Re: «Il reddito di cittadinanza mi sta sulle scatole». Non si transige, aggiunge, sul "prima gli italiani". «Se il servizio sarà migliorato saremo i primi a votare il reddito di cittadinanza, ma i correttivi al momento mi sembrano indispensabili. Altrimenti sarà rivolta», avverte. Sull'esclusione dei cittadini stranieri residenti ci sono, però, alcuni paletti giuridici. Innanzitutto, in base a una direttiva Ue, non possono essere esclusi i cittadini comunitari. Inoltre vi sono dei precedenti sull'erogazione di misure sociali simili, come il Reddito di inclusione o il bonus bebè, che alcune sentenze hanno stabilito non possa essere limitata ai soli italiani.