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Manovra. Reddito di cittadinanza e "quota 100" non più «immediati». Le critiche Ue

Redazione Romana mercoledì 14 novembre 2018

Il reddito di cittadinanza e i pensionamenti anticipati con "quota 100" sono misure non «a efficacia immediata», ma «da definire con legge collegata». È quanto emerge dalla versione aggiornata del Documento programmatico di bilancio (Dpb) approvato dal Consiglio dei ministri. Nella versione precedente l'entrata in vigore delle due misure era indicata con «efficacia immediata».

Tra le motivazioni dei pensionamenti anticipati si legge che sono per «favorire il ricambio generazionale nel mercato del lavoro». Si spiega inoltre che «a decorrere dal 2019, è istituito un fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l'introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l'assunzione di lavoratori giovani. Appositi provvedimenti normativi daranno attuazione, nei limiti delle risorse del fondo».

Riguardo al reddito di cittadinanza viene introdotto per una maggiore «inclusione sociale e contrasto alla povertà» e si precisa che «a decorrere dal 2019, un fondo per il reddito di cittadinanza è volto all'introduzione di pensioni e reddito di cittadinanza, anche attraverso politiche volte al sostegno economico e all'inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro. Appositi provvedimenti normativi daranno attuazione, nei limiti delle risorse del fondo».

Olanda e Austria critiche

Intanto arrivano le prime reazioni dell'Ue alla sfida dell'Italia sulla manovra. Critiche in particolare dall'Olanda («l'Italia delude, questo budget viola il patto di Stabilità») e dall'Austria: «Senza modifiche pronti alla procedura». Tra una settimana il nuovo giudizio di Bruxelles sul documento italiano.

La Commissione Ue, infatti, pubblicherà il 21 novembre la nuova opinione sul nuovo Dpb inviato ieri dall'Italia. Lo rende noto un portavoce della Commissione, precisando che i tecnici stanno analizzando anche le risposte alla lettera che chiedeva spiegazioni sui «fattori rilevanti» che giustificano l'andamento del debito. Non è ancora confermato, spiega il portavoce, che lo stesso giorno verrà pubblicato anche il rapporto sul debito.