L'operazione. Recuperati gli speleologi bloccati a 200 metri di profondità
Ci sono voluti due giorni (e due notti) di lavoro per recuperare i tre speleologi bloccati a 200 metri di profondità nella grotta Abisso dei Giganti al Pian del Tivano, nelle Prealpi comasche. Gli uomini del Soccorso alpino hanno lavorato ininterrottamente da domenica sera, riuscendo a estrarre lo speleologo ferito e i due compagni, tra cui una donna.
I tre facevano parte di un gruppo di sei, bloccati in grotta a causa del ferimento al ginocchio di uno di loro. In tre hanno deciso di uscire subito, mentre gli altri hanno passato la notte in un “campo base” allestito a oltre 200 metri di profondità, dove sono stati raggiunti dai soccorritori, che hanno messo la zona in sicurezza e al riparo da possibili ondate d'acqua, provocate dal maltempo che aveva inzuppato la montagna.
Uno è uscito autonomamente, mentre per estrarre gli ultimi due è stato necessario organizzare un'articolata operazione di soccorso. «La risalita è stata piuttosto complessa - raccontano i soccorritori -. È stato necessario superare due lunghi pozzi verticali, con l'uso di particolari tecniche di corda: il primo di 110 metri, il secondo (più vicino all'uscita) di 80 metri d'altezza». Alla fine, il ferito è stato estratto, con qualche contusione, ma sano e salvo.